L’Aquila. Arriva il via libera dalla Giunta regionale alla nuova delibera sui direttori generali delle aziende sanitarie locali (Asl) abruzzesi, decadenza dall’incarico per chi non raggiunge almeno l’80% degli obiettivi. Per la prima volta, la Giunta regionale ha approvato il documento riguardante gli obiettivi di salute e assistenziali previsti dai Lea (livelli essenziali di assistenza) da conseguire nell’anno 2015 da parte dei direttori generali delle Asl. Forma parte integrante del provvedimento il ‘Prospetto degli obiettivi’ che, in 15 pagine, sintetizza i target da conseguire entro il prossimo 31 dicembre. Viene fissato al 28 febbraio 2016 il termine entro il quale ogni direttore generale deve far pervenire al dipartimento per la Salute della Regione la relazione comprovante gli adempimenti posti in essere e i risultati raggiunti per ciascun obiettivo. Nella delibera si precisa anche che “particolare rilevanza va attribuita all’adempimento dei Lea inerente l’area della prevenzione”, il cui mancato raggiungimento “determina di per sé l’esito negativo del processo di verifica”. Inoltre, si specifica che il processo in parola si considera positivamente superato se si raggiunge complessivamente l’80% del giudizio di adempienza degli obiettivi previsti. Nel provvedimento è stato anche previsto che, conformemente a quanto stabilito dall’articolo 3 bis del decreto legge numero 502/1992, l’accertamento da parte della Regione del mancato conseguimento degli obiettivi di salute e assistenziali, nella misura dell’80%, costituisce per il direttore generale grave inadempimento contrattuale e comporta la decadenza automatica dello stesso. “È una svolta storica per la sanità abruzzese” ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci “e mi preme sottolineare che, tra gli obiettivi di salute e assistenziali assegnati ai direttori generali, assumono fondamentale importanza quelli inerenti l’abbattimento delle liste d’attesa, l’emergenza urgenza, la distribuzione diretta dei farmaci, l’implementazione del fascicolo sanitario elettronico e dei nuovi modelli organizzativi per l’assistenza sanitaria di base”.