Ortona. “Stiamo facendo la nostra parte fin dalla notte del 6 ottobre, indirizzando le nostre azioni in tre direzioni”. Il presidente dell’Ater di Chieti, Antonio Tavani, aggiorna la situazione della palazzina di Ortona che ha avuto importanti cedimenti nella struttura, per cui diverse famiglie hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.
“La prima: abbiamo “messo a terra” almeno tre soluzioni di monitoraggio per capire come e dove si sta muovendo la nostra palazzina, incaricando tecnici di comprovata e chiara fama per valutarne i dati. E abbiamo report costanti. La seconda: abbiamo dato vita a lavori di immediata urgenza, che ci consentono in queste ore di consegnare al Comune di Ortona ben 8 appartamenti, ristrutturati e pronti, altresì arredati, da assegnare alle famiglie evacuate con la prima ordinanza di sgombero”, va avanti Tavani, “la terza: abbiamo istituito un tavolo di emergenza al quale abbiamo invitato a partecipare tutte le istituzioni interessate, a nostro giudizio, da questa emergenza; istituzioni che – ognuno per le proprie competenze – dovranno fare la propria parte, anche e soprattutto oggi verso le ulteriori 16 famiglie che sono destinatarie della nuova ordinanza di sgombero firmata dal Sindaco di Ortona. È evidente che nel frattempo si è abbattuta una corrispondenza inenarrabile di amministratori e responsabili di autogestioni, i quali improvvisamente evidentemente preoccupati, pretendono ad horas controlli e rassicurazioni sullo stato di salute dei fabbricati Ater. Per fare questo ci vogliono risorse, economiche e tecniche, che un ente in via di ristrutturazione finanziaria come il nostro necessariamente non può disporre nell’ordinario immediato. Chiediamo che Regione Abruzzo, Comune di Ortona e tutti i comuni interessati siedano a fianco a noi in un tavolo di responsabilità istituzionale dove insieme, anche grazie agli strumenti oggi disponibili quali il 110 Superbonus e il PNRR, si possa dare una risposta generale e definitiva a questa grande problematica di manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico, che non può essere limitata solamente a quello di Ater Chieti”.
“Sia questa l’occasione per fare scelte coraggiose e lungimiranti”, conclude il presidente, “con il direttore e la struttura tecnica domattina saremo in Piazza XXVIII Dicembre ad Ortona per incontrare i nostri inquilini e i due proprietari, delle palazzine 2 e 3”.