Chieti. “Accelerare la predisposizione degli elaborati progettuali per la fattibilità tecnico-economica degli interventi che la Asl Lanciano-Vasto-Chieti intende effettuare per la ristrutturazione del policlinico di Chieti”.
È la richiesta, rivolta al direttore generale dell’azienda sanitaria, Thomas Schael, da parte della consigliera regionale Sabrina Bocchino.
“Il Dipartimento regionale Sanità – sottolinea la Bocchino – ha comunicato formalmente alla Asl la possibilità di utilizzare, per la redazione dei progetti, i fondi già stanziati dalla Regione con una delibera del 2004 (che prevedeva una disponibilità di circa 14 milioni di euro) e utilizzati finora solo in minima parte dall’azienda. Le disponibilità finanziarie dunque ci sono e vanno impiegate per finalizzare la procedura per la formulazione del nuovo accordo di programma con il Ministero, che renderà il policlinico di Chieti strutturalmente adeguato agli standard previsti e incardinato nella nuova programmazione sanitaria regionale”.
La consigliera della Lega ribadisce come l’attuale governo regionale di centrodestra abbia sventato il piano della precedente giunta D’Alfonso-Paolucci di ricorrere al project financing per la costruzione non solo dell’ospedale di Chieti, ma anche per quelli di Lanciano e Vasto.
“Un’operazione – continua – che avrebbe pesato per 60 milioni l’anno per 25 anni sui bilanci della Asl e non sulla spesa per investimenti, ma su quella corrente: vale a dire risorse sottratte all’assistenza sanitaria e a quella per il personale. Grazie al lavoro della Lega e del nostro assessore alla Salute, Nicoletta Verì, siamo riusciti a ricostruire finalmente qual è la consistenza di risorse pubbliche a disposizione dell’Abruzzo per l’edilizia sanitaria ex articolo 20, che ammontano a 229 milioni di euro, oltre ad altri 94 di fondi aggiuntivi. Risorse che saranno in gran parte disponibili dopo l’approvazione della nuova rete ospedaliera regionale, sulla quale è ancora in corso l’interlocuzione con il Tavolo di monitoraggio che si è purtroppo allungata nei tempi a causa dell’emergenza Covid”.