
L’Aquila. Potrebbero essere state due o tre coltellate a provocare la morte del 55enne Paolo D’Amico, il dipendente dell’Asm, l’azienda municipalizzata del comune del capoluogo che si occupa di ambiente e raccolta dei rifiuti nel comune dell’Aquila trovato morto domenica pomeriggio nella sua casa in legno nella campagna nel comune aquilano di Barisciano. E’ questa la novità che emerge dai primi riscontri emersi dall’autoposia effettuata ieri mattina e terminata nel pomeriggio sul corpo dell’uomo, non sposato e incensurato. Il dato trapelato in una situazione di grande riserbo, smentirebbe la ricostituzione che in un primo momento hanno fatto carabinieri e Procura della Repubblica dell’Aquila.
Infatti, da una prima ricognizione cadaverica si è fatta largo la ipotesi che a essere fatali fossero state le martellate. Sulla scorta di questi riscontri, nel pomeriggio, i carabinieri, guidati dal comandante Nazareno Santantonio, si sono recati nella casa in piena campagna, quindi sulla scena del crimine, per simulare una differente ricostruzione. Altro dato che è trapelato oggi è che la inchiesta è per ora contro ignoti ma che inquirenti e investigatori sono sulle tracce di sospettati e moventi.