Vaccinare tutto il mondo è l’arma vincente per evitare che compaiano nuove varianti del virus SarsCoV2: per il fisico Giorgio Parisi è questa la strategia più efficace per evitare che il virus continui a circolare, accumulando mutazioni potenzialmente pericolose. “L’alfabeto greco è lungo, prima di arrivare a Omega”, ha detto riferendosi alla nuova terminologia che attribuisce a ciascuna variante una lettera dell’alfabeto greco.
“Se consideriamo che ogni variante che riesce a imporsi è peggio di quella precedente e ogni volta aumenta la contagiosità, è chiaro che non riusciremo a eliminare il problema. L’unico modo per evitare di avere una variante dopo l’altra è di vaccinare tutti in tutti i Paesi parti del mondo”, ha aggiunto il fisico. La strada in questa direzione sembra ancora lunga e niente affatto facile, considerando che “a fine maggio sono stati ordinati vaccini per 5 miliardi di persone, e attualmente mancano le dosi per due miliardi di persone. Sudamerica, India e Sud-Est asiatico sono fra gli Stati in cui la sanità pubblica non è al livello di quella dei Paesi europei ed è chiaro – ha osservato – che in questi Paesi, nei quali i numeri dell’epidemia non sono sotto controllo, rischiano di comparire nuove varianti sempre peggiori, che si sovrappongono a quelle precedenti”.
Per evitare tutto questo, per Parisi “non si chiede uno sforzo eccezionale, ma di aumentare la produzione dei vaccini del 30% per garantire una copertura totale”. Un’operazione il cui costo è stimato in 20 miliardi e che richiederebbe “una spesa ridicola” per i singoli Paesi industrializzati, “ma sono sei mesi che si sta traccheggiando, nessuno prende decisioni. Non basta inviare ai Paesi poveri le dosi avanzate: si deve considerare che la terza e quarta vaccinazione resa necessaria dalle varianti costerebbe di più”.