Chieti. A pochi giorni dalla riapertura delle scuole a Chieti c’è incertezza assoluta sull’attivazione del servizio di trasporto scolastico, con il Comune che nei mesi scorsi ha deciso di togliere il
servizio per ragioni di bilancio. Sulla vicenda, che sta creando non poche preoccupazioni fra i genitori degli alunni, interviene il segretario cittadino di Giustizia Sociale, Andrea Iezzi, che invita l’amministrazione comunale a esternalizzare il servizio ad una società specializzata. “I vantaggi sono evidenti”, dice Iezzi, “e vanno dalla disponibilità di un parco mezzi nuovo ed efficiente tale da permettere la sostituzione dei mezzi in qualsiasi momento, al personale che viene impiegato per i 9 mesi necessari al servizio e non per 12 come avviene ora utilizzando personale di ruolo del Comune”.
“Personale di ruolo che il Comune potrebbe impegnare, invece, per altri servizi, vista la marcata carenza dello stesso di impiegati a disposizione dei vari settori”. Iezzi evidenzia, citando dati ufficiali, che l’anno scorso il Comune di Chieti ha speso 117 mila euro per i mezzi, compreso carburanti, bolli e supplenze del personale, mentre 136 mila euro sono stati spesi per gli autisti e gli assistenti fissi cioè assunti al Comune di Chieti, quindi circa 260 mila euro in totale. “Considerando una spesa media mensile di circa 20 mila euro”, sottolinea Iezzi, “dato ricavato dalla media dei costi mensili sostenuti dai Comuni per un servizio di circa 4 minibus, avremmo una spesa totale di circa 180 mila euro l’anno con un risparmio di 80 mila euro l’anno che si tradurrebbe in circa 400 mila euro di risparmi in cinque anni ovvero il periodo medio della durata dei contratti”. “Sul trasporto scolastico”, conclude Iezzi, “l’amministrazione farebbe bene a farsi delle domande e darsi delle opportune risposte”