Bisegna. Torna il divieto di sparare, anche se ovviamente colpi innocui e con proiettili di plastica, nelle vie di Bisegna, il comune dell’Aquilano dove l’ orsa Amarena è un’assidua visitatrice. Annullata anche la disposizione di raccolta urgente della frutta che era stata adottata per far sì che l’orsa non trovasse cibo. Questi i primi nuovi atti del sindaco Antonio Mercuri appena ‘reintegrato’, seppur momentaneamente in attesa del giudizio definitivo, dal Consiglio di Stato che ha sospeso l’annullamento della sua elezione dello scorso giugno deciso dal Tar. E così il sindaco, nel pieno delle sue funzioni, ha revocato le due ordinanze del commissario prefettizio, Giovanni Todini, che avevano suscitato clamore non solo in paese ma soprattutto tra gli ambientalisti.
Secondo il sindaco usare petardi o sparare colpi a scopo dissuasivo “crea panico in paese perché l’orsa scappa tra le vie”. Nell’ordinanza di Mercuri anche il divieto di inseguimento dell’animale. E sulla vicenda della sua elezione il sindaco afferma: “Attendevamo con ansia questa ordinanza di sospensione dell’ annullamento pronunciato dal Tar. Posso dire ‘Ricominciamo da tre’, prendendo in prestito il titolo del famoso film di Troisi. Ci sono tanti lavori in sospeso che ora dobbiamo affrontare”. Mercuri è stato eletto nel giugno scorso con soli due voti di scarto, ma poi il Tar ha annullato le elezioni, anche dopo il riconteggio della prefettura che
gli aveva confermato un voto di vantaggio, perché ha ritenuto il foglio del verbale della sezione incomprensibile e quindi sbagliato.