Pescara. Non ha superato il suo ultimo traguardo. Si è sentito male a pochi metri dal traguardo, si è accasciato a terra e cadendo ha battuto la testa sull’asfalto: inutili i tentativi di rianimazione, effettuati immediatamente sul posto, e il successivo trasferimento in ospedale per un atleta di 82 anni che partecipava ieri, a Pescara, alla Maratona Dannunziana. I medici che erano sul posto per l’assistenza agli atleti, in pieno centro cittadino, e i sanitari del 118 arrivati poco dopo in ambulanza, hanno proceduto alle opportune manovre di rianimazione, proseguite anche durante il trasferimento al pronto soccorso, ma per lo sportivo, non nuovo a competizioni come quella odierna, non c’è stato nulla da fare.Il decesso sarebbe sopraggiunto per arresto cardiaco. Tutti nel mondo del podismo abruzzese conoscevano Duilio Fornarola, morto ieri a Pescara a pochi metri dal traguardo della 14/a edizione della Maratona Dannunziana di Pescara. L’ottantaduenne podista apparteneva alla società podistica Lupi d’Abruzzo di Atessa (Chieti) con cui gareggiava da tanti anni e di cui era, proprio per la sua esperienza, uno dei simboli. Originario di Penne (Pescara), aveva partecipato nella sua carriera di sportivo a centinaia di maratone e gare podistiche in Italia e all’estero. Più volte era stato alla Maratona di New York a cui si era iscritto anche per la prossima edizione. Alla Maratona Dannunziana aveva già partecipato in passato. Da giovane nella sua Penne si era dedicato al calcio, prima di abbracciare in età matura l’atletica, in particolare il podismo. A Pescara si sono precipitati la moglie e i figli che hanno raggiunto l’ospedale dove purtroppo Fornarola è arrivato ormai senza vita. Sconcertati gli organizzatori della Maratona pescarese che ora stanno pensando a iniziative per ricordare l’atleta. Al traguardo, ad assistere alla manifestazione, nel momento in cui l’ottantaduenne è stato colpito da malore, c’erano, sconvolti, oltre ai dirigenti della Uisp Abruzzo-Molise, il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Antonio Blasioli, e l’assessore comunale allo Sport, Giuliano Diodati. Nel pomeriggio sono arrivate alla famiglia Fornarola le condoglianze del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che ha partecipato alla Maratona per una decina di chilometri. “Abbiamo sperato fino all’ultimo che il cuore di Duilio Fornarola riprendesse il suo normale battito. Un uomo determinato e gioviale, animato da una passione grandissima per lo sport, che lo ha portato a correre per tutto l’Abruzzo, fino, oggi, a Pescara per una maratona in cui era conosciuto e acclamato”. Così scrive, in una nota, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, anche lui tra i partecipanti, alla Maratona Dannunziana. “Un grazie ai soccorsi che si sono attivati subito e a tutti gli addetti alle emergenze che tempestivamente hanno prestato il primo soccorso, li abbiamo visti tentare il possibile perché il destino dell’atleta e amico fosse diverso – prosegue il primo cittadino – Dal momento del malore, in pieno accordo con gli organizzatori della Maratona Dannunziana, abbiamo sospeso ogni cerimonia di premiazione. Oggi la città si stringe al lutto che improvvisamente ha colpito la famiglia di Duilio Fornarola, agli amici, al club dei Lupi d’Abruzzo di Atessa di cui lui era motore e riferimento, per tributargli un ultimo e sentito abbraccio”. La nota è firmata anche dall’assessore comunale allo Sport, Giuliano Diodati, e dall’intera Giunta. “Mi ha lasciato sgomento l’apprendere della morte di Duilio Fornarola, un grande sportivo, che ha perso la vita in quella che era la sua grande passione. Uno sportivo a tutto tondo, una figura poliedrica”. Così il sindaco di Atessa, Nicola Cicchitti, ricorda il concittadino morto a Pescara a pochi metri dall’arrivo della Maratona Dannunziana. “Era una persona disponibile e gioviale, che sapeva farsi amare e che attraverso il podismo si avvicinava agli altri. Ha partecipato a centinaia di gare e ricordo anche le diverse presenze alla Maratona di New York. Una persona conosciutissima, che non si occupava solo di atletica leggera, ma sapeva cogliere attraverso lo sport l’aspetto sociale”. “Si è impegnato molto nel sociale, allenatore di calcio giovanile, presidente dell’Avis, filatelico, oltre che attento curatore di una pubblicazione sui personaggi che hanno caratterizzato Atessa – continua Cicchitti – Una persona che ha dato molto al nostro paese. Oltre a essere una perdita per tutti gli sportivi, era un’immagine positiva per lo sport e anche per questo su Facebook c’era un fan club a lui dedicato”. “Non è riuscito a superare il suo ultimo traguardo – conclude Cicchitti – ma sono certo che ha passato quello migliore, quello dell’incontro con Dio, che tutti vorremmo cercare di raggiungere. Forse ha avuto la morte che si augura chi ha una grande passione”. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio ad Atessa.