Lanciano. “Sulla questione delle multe relative alle insegne pubblicitarie abusive, l’amministrazione ha ormai effettuato contravvenzioni per circa 500.000. La domanda che sorge spontanea e’ se questa iper-attivita’ nasce da un’azione spontanea del settore “Corpo di polizia municipale” oppure le ragioni e cause vanno ricercate altrove”. E’ quanto scrive in una nota il consigliere di opposizione al Comune di Lanciano Manlio D’Ortona (Forza Italia). “La risposta – fa notare D’Ortona – e’ nelle delibere di Giunta che approvano il documento preliminare e definitivo degli obiettivi gestionali e strategici stabiliti dalla Giunta, quindi dall’organo politico, e assegnati ai vari settori comunali. A pagina 40 del documento preliminare si trova quello specifico assegnato al settore “corpo di Polizia municipale” e che rappresenta la fonte e l’origine delle devastanti multe”, sottolinea il consigliere d’opposizione. “Quindi chiarito chi ha deciso, cosa ha deciso e come lo ha fatto – aggiunge D’Ortona – bisogna chiedersi il perche’ e le relative motivazioni. La domanda chiave e’: ‘far rispettare le regole’ o fare ‘cassa’? Se si voleva il legittimo “rispetto delle regole” ci si poteva attivare segnalando l’irregolarita’ e concedendo un periodo di tempo (per esempio 30 o 60 giorni) per mettersi a norma o in alternativa rimuovere l’insegna (lo hanno fatto in molti Comuni). Insomma l’obiettivo dell’obiettivo e’, e rimane, solo quello di fare “cassa” puntando l’indice, ancora una volta, sulla “spina dorsale” del tessuto economico locale ovvero le piccole e medie attivita’ commerciali”, conclude D’Ortona.