Ucraina. Occhi puntati sull’annunciata tregua a Mariupol, colpita da settimane dai russi. Mosca pronta a cessate il fuoco temporaneo, per un corridoio umanitario. Evacuazioni anche da Melitopol e Energodar. La tregua potrebbe dare respiro agli abitanti della città portuale ucraina, dove sono stati colpiti anche un edificio Croce Rossa e la missione Ue. Kiev invia 45 autobus.
Domani la ripresa del negoziato online, ma dopo il gelo del Cremlino a proposito dei colloqui in Turchia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riguardo gli annunci russi circa una de-escalation dice di non credere a nessuno e che per il momento
ci sono solo parole e niente di concreto.
Il sindaco di Irpin, oblast di Kiev, Oleksandr Markushin, ha detto che metà della città è stata distrutta. Lo riporta la Cnn.
Le forze russe hanno attaccato Irpin negli ultimi giorni, ma la città è ora sotto il controllo ucraino. Le truppe di Kiev riguadagnano terreno anche a Chernihiv. Sale a 16 il numero delle vittime del raid contro l’edificio dell’amministrazione regionale di Mykolaiv. Secondo l’intelligence britannica, nonostante il ritiro di alcune unità da parte russa, è probabile che nei prossimi giorni ci siano pesanti combattimenti nei sobborghi di Kiev.
Il rublo recupera sul dollaro e torna di slancio ai valori pre-invasione a quota 76 (-5,2%), beneficiando dell’ipotesi non esclusa dalla Cina di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche. Quotazioni del petrolio in netto calo sulla scia di una possibile decisione della Casa Bianca di sbloccare per gradi circa un milione di barili al giorno dalle riserve strategiche per abbassare i prezzi della benzina, aumentati dopo l’invasione