A intervenire sono i rappresentanti sindacali di Teramo, Giovanni Timoteo (Cgil), Fabio Benintendi (Csil) e Fabrizio Truono (Uil) dopo la morte di Roberto Scipione, un lavoratore di 52 anni, caduto dal tetto della ditta Eco.tel a Guardia Vomano di Notaresco (Teramo).
“Non ci sono parole – sottolineano in una nota congiunta – che possono giustificare il ripetersi di una tragedia che non trova concrete e credibile azioni di contrasto da parte delle istituzioni e del sistema delle imprese. Una sola amara, dolorosa realtà. Un’altra vita perduta, un altro dolore per una famiglia che si poteva e, soprattutto, si doveva evitare. Certamente Il nostro primo pensiero va alla vittima ed esprimiamo il nostro profondo cordoglio e vicinanza alla sua famiglia”.
“Ma come non ricordare ancora una volta – proseguono i sindacati – che questo è uno dei risultati di una precarizzazione del lavoro che dopo aver stravolto gran parte dei diritti contrattuali creando incertezza sul futuro dei lavoratori, testimonia una minore tensione anche nella gestione della prevenzione degli infortuni. Invece è necessario che istituzioni, forze politiche e imprese mettano in campo un impegno straordinario per attivare rapidamente le misure necessarie realmente capaci di impedire che si possa ancora morire sui posti di lavoro”. “A partire da una risposta alla piattaforma sulla sicurezza che è stata presentata nel 2021 da CGIL CISL e UIL – sollecitano – che è stata anche ribadita durante la campagna elettorale senza purtroppo trovare grande spazio nella proposta politica”. “Anche per questo, nei prossimi giorni, avvieremo specifiche iniziative con l’obiettivo di impegnare istituzioni, partiti politici, associazioni imprenditoriali e sociali in una forte ed evidente attività chiara, evidente e misurabile che in questo territorio sappia fornire un’accelerazione reale nella tutela della sicurezza e nella cultura della prevenzione sul lavoro. Va ricordato con forza che la dignità di una persona poggia sul lavoro, ma non c’è nessuna dignità in chi mette in pericolo la vita delle persone che lavorano”.
“È ancora strage di lavoratori. A perdere la vita un 43enne schiacciato dal mezzo agricolo di cui era alla guida a Falconara Albanese, in provincia di Cosenza, e un operaio di 52 anni precipitato dal tetto a Guardia Vomano, in provincia di Teramo. A nome dell’Ugl esprimiamo cordoglio alle famiglie delle vittime”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, il segretario generale, Paolo Capone, il segretario generale Abruzzo, Gianna De Amicis, e il segretario regionale Calabria, Ornella Cuzzupi. “Siamo di fronte a una vera e propria ecatombe che ci lascia sgomenti e indignati. Urgono azioni concrete per rafforzare la prevenzione sui luoghi di lavoro e impedire simili tragedie. In tal senso, chiediamo alle istituzioni locali e nazionali di intensificare i controlli potenziando gli organi ispettivi, di assicurare un maggior coordinamento degli enti preposti attraverso l’unificazione delle banche dati, e, al contempo, di investire nella formazione e nella cultura della sicurezza. Con la manifestazione ‘Lavorare per vivere’, l’Ugl intende porre l’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo sul fenomeno inaccettabile delle cosiddette ‘morti bianche'”.
Il commento di Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese
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