Montorio al Vomano. Oltre trecento metri cubi di roccia sulla parete, ed altrettanti sul fondo della scarpata, sono stati sgretolati con le microcariche di dinamite preparate da operai rocciatori: è questa la soluzione messa in pratica questa mattina dai tecnici dell’impresa affidataria dei lavori dalla Provincia di Teramo, per liberare la strada provinciale 42, ostruita dallo scorso 6 marzo da una imponente
frana con massi ciclopici. Le cariche sono state posizionate e fatte brillare per mettere in sicurezza la parete rocciosa che minacciava di cedere, prima di liberare il tratto stradale. Adesso l’impresa completerà la verifica della stabilità del costone prima di procedere con l’ingabbiamento e il posizionamento delle tenute.
In un secondo tempo si libererà la strada per riaprirla al traffico pubblico a senso alternato. Soltanto una volta conclusi i lavori sarà possibile riaprire definitivamente l’arteria. La frana fino ad oggi costringe i residenti della zona a percorre un giro molto più lungo per raggiungere le frazioni di Villa Valucci e di Altavilla, con un costo calcolato per le casse della Regione di circa mille euro al giorno. Tra le ipotesi risolutive al vaglio della Provincia c’è anche quella di una galleria stradale per aizzare un bypass di una zona particolarmente franosa, con precedenti che risalgono anche a 30 anni fa. I lavori per la sistemazione della provinciale 42 e delle paratie sono finanziati per 200mila euro dalla Regione Abruzzo e per altri 150mila dalla Provincia.