Roma. Prima furono i cinghiali ripresi mentre scorrazzavano tra i cumuli di rifiuti al quartiere Aurelio, ora è un maiale – come documentato dalla leader di Fdi Giorgia Meloni – che si aggira alla Romanina, periferia di Roma, tra i cassonetti strabordanti immondizia. “Fallimento M5s a Roma”, chiosa Meloni. Animali a parte, la novità sul fronte rifiuti è che l’Abruzzo accoglierà i rifiuti di Roma per 90 giorni e per una quantità massima di 39mila tonnellate, distribuite su tre strutture: Chieti, Sulmona e Aielli (L’Aquila). Ad annunciarlo è stato oggi il governatore abruzzese Luciano D’Alfonso – “Abbiamo corrisposto con atteggiamento di solidarietà istituzionale ad una richiesta di solidarietà istituzionale” – amargine della riunione di giunta. Il suo è però un via libera che pone delle condizioni: arrivo di ulteriori elementi informativi in lavorazione dall’Ama, relativi, ad esempio, al “numero di passaggi quotidiani di trasporto che impatteranno sulla viabilità minore”; monitoraggio da parte dell’Agenzia regionale d’Abruzzo per
la tutela ambientale (Arta) per la verifica della qualità dell’aria nei tre luoghi individuati; riunione con i sindaci dei tre Comuni, con le tre aziende e con Ama per un “protocollo di perfetta collaborazione” finalizzato ad “allineare i linguaggi collaborativi”; aggiornamento, al termine dei 90 giorni, sulla “capacità riorganizzativa del ciclo dei rifiuti di Roma”.
Insomma, se sul fronte organizzativo, grazie anche all’aiuto dell’Abruzzo, la situazione sembra volgere al sereno, su quello della polemica politica i toni restano roventi, specie in consiglio comunale, dove il Pd ha abbandonato l’Aula in segno di protesta. I Dem avevano richiesto di dare priorità al consiglio straordinario sui rifiuti rispetto alle altre materie, richiesta non accolta dall’Aula a maggioranza M5S. La seduta dedicata al tema è poi cominciata in serata, con presente un solo consigliere di opposizione di Fdi.
Dopo l’ennesimo botta e risposta di ieri tra Campidoglio da una parte e Regione Lazio, il battibecco è stato anche sulla foto di immondizia e cassonetti strapieni postata dal Pd e che ha scatenato le ire del M5s: “Il Pd falsifica le notizie per attaccare politicamente la sindaca Virginia Raggi e il M5S. Ha usato una foto che ritrae un cassonetto pieno nel 2014, quando al governo c’erano proprio Marino e il Pd, e l’ha spacciata per una foto attuale. L’autore del ‘falso’ è un senatore della Repubblica: Andrea Marcucci”. Il Pd ha replicato pubblicando un’altra foto sempre di cassonetti pieni e rifiuti in strada risalente alla fine di dicembre e all’inizio di gennaio.
Certo è che, terminati gli interventi tampone, Roma avrà bisogno di interventi strutturali permanenti per smaltire la montagna di rifiuti prodotta, 4.600 tonnellate al giorno che oggi vengono incanalati in Italia e anche all’estero, dopo la chiusura della discarica di Malagrotta.