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Mazzocca, no agli inceneritori di rifiuti in Abruzzo

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
2 Marzo 2019
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Pescara. “Non sorprende la decisione della Corte Costituzionale che vede l’Abruzzo
soccombere sulla dichiarata incostituzionalità dell’articolo 2 della legge con cui il Consiglio Regionale aveva approvato il nuovo ‘Piano di Gestione Integrata dei Rifiuti'”. Lo afferma l’ex sottosegretario regionale con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, commentando il pronunciamento della Corte Costituzionale.

Nei confronti dell’Abruzzo, come per altre regioni, a causa dei ritardi per l’approvazione del documento di adeguamento del Piano Rifiuti, che doveva
avvenire entro l’anno 2013, era stata aperta una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea”. “In realtà – continua Mazzocca – erano sei le procedure di infrazione europea ereditate per sanzioni di decine di milioni di euro, tre nel settore dei rifiuti e tre in quello dei depuratori, tutte ufficialmente e/o sostanzialmente risolte nel corso del nostro mandato”. “Nel caso del ‘Piano Rifiuti’ – dice ancora l’ex sottosegretario – va sottolineato come fu per tempo operato il completo aggiornamento di tutti i dati di base dello strumento di pianificazione, attività resasi necessaria anche alla luce della pubblicazione del ‘Decreto Inceneritori’ al fine di chiarire la posizione della Regione Abruzzo.

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Il nostro Piano Rifiuti, infatti, dimostrava come il complessivo fabbisogno teorico di incenerimento al
2016 era pari a 58mila tonnellate annue, oltre il 50% in meno rispetto alle stime del Dpcm (121mila t/a). Con
tali quantitativi, oggi ulteriormente diminuiti, non si giustifica  più  la costruzione di un impianto di incenerimento sul territorio regionale, a meno che qualcuno non pensi di incenerire in Abruzzo i rifiuti di altre realtà”, osserva Mazzocca, citando l’ipotesi di “Roma Capitale”. “A tal proposito – conclude Mazzocca – nell’estate scorsa accogliemmo positivamente le dichiarazioni del Ministro all’Ambiente Costa di non volere realizzare inceneritori e di voler modificare il Dpcm. Pertanto ci si aspetta una valutazione positiva
del nostro Piano Regionale dei Rifiuti da parte del Ministero competente, valutazione che sarà ulteriormente
rafforzata dalla costante crescita delle raccolte differenziate dei Comuni”.

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