L’Aquila. All’indomani della visita del Premier Matteo Renzi in Abruzzo, che all’Aquila ha siglato il Masteplan, piovono le critiche da parte degli esponenti abruzzesi di Forza Italia. “La realtà spegne gli entusiasmi Renzi D’Alfonso”. Così la vice presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, l’abruzzese Paola Pelino. “Di giornate storiche, purtroppo, l’Abruzzo ne ha da celebrare ben poche negli ultimi tempi e soprattutto oggi, perché, al di là delle entusiastiche dichiarazioni del premier Renzi e del governatore D’Alfonso, la firma del Masterplan per l’Abruzzo rappresenta una nuova pagina del bluff renziano, con il solito corollario di retorica, illusionismo e trovate varie”. “Vedremo nella realtà, tenuto conto dei procedimenti elaborati che mettono concretamente in cassa le disponibilità finanziarie, se e come saranno tradotti gli orientamenti contenuti nel documento. Per quanto riguarda, invece, le aree interne, dove maggiore è la sofferenza del tessuto economico, il Masterplan prevede poi soltanto interventi e risorse nel complesso limitate. Insomma, più che il Masterplan serve una Mastercard dice ancora la senatrice Pelino. Per i consiglieri regionali forzisti Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri “il Masterplan è un documento non condiviso che non prevede importanti opere strategiche sul quale ci si deve chiedere quando e per quanto sarà finanziato”. “Come già indicato in un’interpellanza sottolineano Febbo e Sospiri il Masterplan presenta numerosi interventi di impatto sui territori anche vincolati senza che a oggi siano state fatte Valutazioni, per cui nutriamo grandissimi dubbi sulla fattibilità e sulla realizzabilità degli interventi; tra l’altro mancano opere strategiche per il territorio, soprattutto tese all’occupazione, e questo aspetto non siamo solo noi a evidenziarlo”. Critica anche Cgil che a riguardo dichiara “I Masterplan nascono per affrontare la situazione di grande difficolta’ delle regioni del Mezzogiorno. A nostro avviso rispondono solo parzialmente a questo problema. Nei Patti per il Sud, infatti, vi sono prevalentemente progetti di carattere infrastrutturale ma rimangono in ombra proprio le politiche per il lavoro e lo sviluppo”. Ad affermarlo e’ il segretario generale della Cgil Abruzzo, Sandro Del fattore. “E’ proprio a partire da queste carenze che, nel corso di queste settimane, parti sociali e Regione sono impegnate in un confronto serrato proprio sui temi del lavoro e dello sviluppo, tanto piu’ in una regione dove, a fronte di primi segnali di ripresa – osserva il sindacalista – permane un tasso di disoccupazione superiore al 12% e un tasso di disoccupazione giovanile (giovani dai 15 ai 24 anni) al 48,1%. Da questo confronto devono emergere scelte e impegni per affrontare le tante crisi industriali aperte nel territorio (crisi aziendali rispetto alle quali vi sono confronti aperti con la Regione e le rappresentanze dei lavoratori, alcune delle quali questa mattina a L’Aquila sono state ricevute dalla Presidenza del Consiglio), l’avvio di nuove politiche industriali incentrate sulla ricerca, l’innovazione, la sostenibilita’ ambientale, progetti per il risanamento del territorio e per un welfare inclusivo. Temi, questi – dice infine Del Fattore – che possono migliorare la qualita’ della vita e al tempo stesso offrire nuove opportunita’ di lavoro”.