L’Aquila. “Mi rammarico che durante questi giorni di festivita’ i miei concittadini, gia’ vessati dal sisma del 2009 ed in attesa di avere certezze sulla ricostruzione delle loro abitazioni, non abbiano potuto trovare un momento di serenita’ a L’Aquila, la citta’ piu’ fredda d’Italia, dove centinaia di famiglie sfollate nelle famigerate New Towns postsisma – ‘complessi antisismici sostenibili ecocompatibili’ – sono rimaste al gelo, senza riscaldamento, senza acqua calda, in attesa spasmodica del ripristino della funzionalita’ dei servizi”. Lo afferma la cittadina al Senato Enza Blundo che no lesina critiche all’amministrazione e in particolare al sindaco Massimo Cialente. “Ho cercato di dare supporto e voce – dice – a tutte le segnalazioni che i cittadini hanno espresso su facebook e nel gruppo creato dagli abitanti dei progetti Case e dei Map (moduli abitativi provvisori), unico mezzo rimasto a disposizione per far presenti necessita’ e disagi data la mancanza di riscontro e risposte. Dopo aver preso atto delle drammatiche situazioni segnalate e della sottovalutazione del problema da parte di amministratori e sindaco in primis – prosegue Blundo – mi sono recata nella mattina di venerdi’ presso gli uffici comunali per conferire con la dirigente Enrica De Paulis al fine di sollecitare il ripristino del regolare funzionamento degli impianti di riscaldamento e la ricerca di soluzioni definitive atte ad evitare il ripetersi del disagio per i cittadini. Relativamente a questo, la dott.ssa De Paulis ha preso l’impegno di far verificare la condizione di ogni singolo impianto e di predisporre un preventivo in merito ai costi degli interventi per coibentare e mettere in sicurezza le caldaie e le centraline. Continuero’ a vigilare affinche’ tali problematiche non vengano a ripetersi e i diritti dei cittadini vengano rispettati”, aggiunge la senatrice aquilana del Movimento Cinque Stelle. “Ancora provo sdegno per l’emendamento firmato da parlamentari abruzzesi e finalizzato a far pagare agli inquilini dei progetti Case bollette conteggiate in base ai metri quadri di estensione di quegli alloggi in cui ci si trova sfollati non per scelta propria, quando agli stessi terremotati non vengono garantiti il rispetto e le condizioni dignitose dovuti. Oltre all’impegno di predisporre un preventivo di spesa reale per intervenire sugli impianti al fine di evitare futuri malfunzionamenti, la dirigente ha dato disponibilita’ per un incontro con i cittadini da svolgersi entro la fine del mese di febbraio, onde predisporre soluzioni condivise da adottare per definire un equo contributo da parte degli assegnatari alle spese di manutenzione delle abitazioni fruite”, conclude Blundo