Pescara. Slittato a oggi il secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina, previsto nella foresta tra Polonia e Bielorussia. Sul tavolo c’è “il cessate il fuoco”, assicura Mosca. Kiev avverte che non accetterà ultimatum dal Cremlino. Finora ci sarebbero almeno 2.000 vittime civili, secondo il governo ucraino. Almeno 277 quelle accertate dall’Onu, che parla di un milione di profughi. Sotto le bombe a Kharkiv morta anche un’osservatrice Osce; colpite in città 3 scuole e la cattedrale. La Russia ammette 500 vittime tra i suoi soldati. Le truppe di Mosca hanno conquistato Kherson. Esplosioni a Kiev anche la notte scorsa. La Germania pronta a inviare altri 2.700 missili antiaerei all’Ucraina che chiede corridoi umanitari per i bambini.
MOODY’S E FITCH DECLASSANO LA RUSSIA, A LIVELLO SPECULATIVO SANZIONI METTONO IN DUBBIO CAPACITÀ DI ONORARE IL DEBITO
Le agenzie di rating Fitch e Moody’s hanno declassato la Russia nella categoria dei paesi che rischiano di non poter rimborsare il debito, nel contesto dell’invasione dell’Ucraina. Moody’s ha abbassato il proprio giudizio sul debito a lungo termine da Baa3 a B3, mantenendolo sotto osservazione viste le sanzioni imposte dai paesi occidentali alla Russia. Fitch ha abbassato il rating
da BBB a B, con outlook negativo. Questi rating pongono il debito della Russia al livello ‘speculativo’.
IL GAS TORNA SUI LIVELLI DI IERI, 180 EURO MEGAWATTORA PETROLIO: RESTA SUI MASSIMI, BRENT A 116,95 DOLLARI (+3,56%)
Prosegue l’estrema volatilità del prezzo del gas sui mercati europei: ad Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, il gas naturale si muove attorno ai 180 euro al Megawattora, in aumento dell’8% rispetto alla chiusura di ieri. Petroio sempre sui massimi, in attesa degli sviluppi in Ucraina e dopo la decisione dell’Opec di mantenere inalterato il rialzo della produzione. Il Brent dopo una fiammata oltre i 117 dollari e’ scambiato a 116,95 dollari al barile (+3,56%), mentre il Wti e’ a 114,56 dollari (+3,58%).
RUSSIA: RADIO LIBERALE “ECO DI MOSCA” ANNUNCIA CHIUSURA AUTORITÀ: AVEVANO FERMATO TRASMISSIONI PER COPERTURA GUERRA
La radio indipendente russa Ekho Moskvy, ‘Eco di Mosca’, emittente storica dei media russi, ha annunciato la propria chiusura, dopo che le autorità avevano bloccato le trasmissioni
dell’emittente per la sua copertura dell’invasione dell’Ucraina. “La maggioranza del consiglio di amministrazione di Ekho Moskvy ha preso la decisione di sciogliere la radio e il sito internet di Ekho Moskvy”, scrive sul proprio profilo Telegram il direttore Alexei Venediktov.
L’ONU APPROVA LA RISOLUZIONE CONTRO LA RUSSIA. CINA ASTENUTA CORTE AIA INDAGA PER CRIMINI GUERRA. LAVROV PAVENTA NUCLEARE
L’Assemblea generale Onu ha adottato una risoluzione che deplora l’invasione russa dell’Ucraina e condanna le minacce nucleari di Mosca. La Cina tra i 35 paesi che si sono astenuti. Biden parla di “voto storico che mette a nudo l’isolamento di Putin” “Una terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”, paventa Lavrov. Kiev denuncia un “genocidio” da parte di Mosca. La Corte penale internazionale dell’Aia indaga per crimini di guerra.
Oggi riunione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Washington chiede a Mosca di “porre fine al bagno di sangue” e la accusa di aver lanciato una “guerra totale” anche alla verità bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai russi di accedere alle notizie sul conflitto in Ucraina.
UCRAINA: OGGI NUOVE SANZIONI UE, CONTRO BIELORUSSIA SALTA LA STRETTA SUL DEBITO. BLINKEN ARRIVA IN EUROPA
Sulle sanzioni l’Ue non arretra: oggi sarà varato il nuovo pacchetto contro la Bielorussia. Con la guerra che pesa sull’economia, Bruxelles valuta intanto di prolungare la sospensione del Patto di stabilità e non attuare la stretta sul debito. Oggi in Europa arriva Blinken: andrà in Polonia, Moldavia e nei paesi baltici in segno di sostegno all’Ucraina.
USA, COMMISSIONE 6/1: FRODE TRUMP PER EVITARE SCONFITTA “EX PRESIDENTE INFRANTO LEGGI PER OSTACOLARE CONTEGGIO VOTI”
La Commissione della Camera americana che indaga sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 ha concluso che Trump e il suo entourage hanno cercato di “ostacolare in modo illegale il Congresso nel conteggio dei” e “hanno cospirato per frodare gli Usa”. Secondo l’inchiesta, Trump ha infranto “diverse leggi cercando di impedire di certificare la sua sconfitta”.