L’Aquila. Spesso ci si domanda come mai mai una stazione meteo anche se posta a quota non elevatissima, raggiunga dei valori di temperatura minima inferiori rispetto ad una posta ad altezze superiore anche di molte centinaia di metri. E’ abbastanza facile da spiegare, poiché il fenomeno è quello dell’inversione termica e cioè che in condizioni di tempo stabile con cielo terso e sereno, con calma di vento ed umidità bassa o comunque trascurabile se vogliamo, i valori che appunto vengono registrati in vallate e conche al riguardo, risultano molto bassi, rispetto alle aree circostanti, ad esempio di pendio. L’aria fredda infatti, è piuttosto pesante e tende a scendere sempre nei punti più bassi della valle in questione. Questa situazione, si registra molto spesso nelle nostre stazioni meteo poste nelle vallate Abruzzesi tra cui spiccano dei Piani di Pezza, di Marsia e di quella in collaborazione con l’associazione meteo Isernia e Molise di Roccaraso – Aremogna, tutte poste rispettivamente a 1450 m, 1410 m, 1425 m, oltretutto perché le piane sono anche Carsiche e quindi di tipo “asciutto”. Poi, se c’è anche il fattore innevamento, la situazione diventa davvero interessante.
Infatti se in questi giorni codeste stazioni registrano valori minimi intorno ai – 20°c, c’è da dire che i Piani di Pezza ( ed allora tramite datalogger), si fermarono a -37,4°c la mattina del 15 Febbraio 2012, praticamente alla fine dell’ ondata di gelo e neve che colpì buona parte d’Italia, ed è tutt’ora la più bassa rilevata in appennino tramite un sensore. Pertanto non è da escludere che nel 1985 si toccarono valori più bassi, o in invernate storiche come il 1956 o nel lontanissimo 1929. Quindi, chiunque noti e questo in qualsiasi stagione, con le condizioni meteo citate ad inizio articolo, un valore minimo più basso a Rocca di Mezzo posto a 1220 m circa, invece che al rifugio Franchetti posto al doppio della sua altitudine, beh…state vedendo bene!
Thomas Di Fiore
Associazione meteorologica Aquilana
AQ CAPUTFRIGORIS