L’Aquila. Si è svolta questa mattina nell’Aula consiliare dell’Emiciclo la celebrazione del “Giorno del Ricordo”. Nella relazione introduttiva il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha ricordato che “le foibe rappresentarono il simbolo di una tragedia spaventosa che colpì la popolazione giuliano-dalmata, una vicenda fatta di tante storie di uomini e donne che hanno avuto come elemento comune la quasi totale mancanza di notizie sulla loro scomparsa. Un capitolo oscuro della nostra storia collettiva, dettata da una politica troppo cinica e troppo poco attenta ai diritti umani elementari di migliaia di concittadini e connazionali.” Per Mario Diracca, Presidente regionale dell’Associazione Esuli Giuliano Dalmati “questa giornata è una vittoria morale e politica per noi esuli che serve a restituire dignità a uomini e donne che avevano fino all’ultimo creduto nell’Italia”. Per il Vice Presidente del Consiglio regionale Paolo Gatti “il secolo scorso è stato un periodo storico sanguinoso e molti di noi credono che quell’epoca sia definitivamente tramontata, tuttavia questi momenti servono a ricordare alle nuove generazioni che quei tragici eventi si possono ripresentare. Per questo motivo, è indispensabile ricordare, avere memoria ed evitare la negazione di quei tragici eventi”. Il saluto finale è stato affidato al Prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, secondo il quale “queste iniziative rappresentano un alto valore simbolico, che contribuiscono a diffondere la democrazia nel nostro Paese e le giovani generazioni devono fare tesoro di questi momenti, impegnandosi nello studio e nell’approfondimento culturale affinché crescano come cittadini capaci di onorare il proprio Paese”. (m.f.)