Pescara. Eventi dedicati a linguaggi speciali e approfondite riflessioni in merito. Sabato 11 dicembre erano più di venti i presenti a testimoniare l’attenzione e il radicamento dell’interesse per l’esperanto in Abruzzo. Ospitati nella bella sede della sezione locale di Italia Nostra – illustre associazione che gestisce anche la Biblioteca ‘Falcone e Borsellino’ di viale Bovio – la voce della vicepresidente Caterina Artese ha lietamente portato il primo saluto ai convenuti. Questi ultimi, tutti chiaramente con la “verda dokumento”, come si dice in lingua “verda” ( il colore della bandiera con la stella bianca che li rappresenta), hanno visto anche la partecipazione di Maria Gabriella Tarei, presidente del gruppo esperantista abruzzese “Una voce per il mondo”. In Abruzzo e non nella sola Pescara, l’interesse all’esperanto appare realmente sentito: “Qualcuno veniva da Chieti, la presenza di soci e simpatizzanti anche di altre località è stata ostacolata dal maltempo” scrive il comunicato. I due relatori principali: Davide Astori, docente di linguistica generale e interlinguistica presso l’Università della città di Parma e Michela Lipari, già presidente della Federazione Esperantista Italiana e ora responsabile di eventi sul tema. Inoltre, con l’occasione si è celebrata anche la giornata di Zamenhof, “Zamenhofa tago”, la festa più significativa della comunità esperantofona, che ricorda il giorno di nascita dell’iniziatore della lingua internazionale: il medico polacco L. L. Zamenhof, più noto con lo pseudonimo di Doktoro Esperanto.
Il tema del dibattito è stato “L’ecologia della mente: un discorso da Dante a Zamenhof”. Sono stati presentati tre recenti volumi appartenenti al mondo dell’esperanto, tutti e tre bilingui: Dante in esperanto (Inedit edizioni, Castel S. Pietro, BO, 2021) “uscito con la finalità di raccontare la storia della ricezione nella lingvo internacia del nostro monumento nazionale, di cui quest’anno si celebra il giubileo dei settecento anni; Homaranismo (Uninova, Parma, 2021), che chiarisce le basi filosofiche e ideali della lingua, nata – prima ancora che un progetto linguistico – con la finalità di aiutare l’umanità a ristabilire la pace e la fratellanza fra i popoli. Questo nel sogno di un dialogo interlinguistico, interculturale e interreligioso, che, a 130 anni dal lancio, è ancora oggi profondamente moderno. Ed infine “Il Manifesto per la Terra” (Athenaeum, Parma, 2020), che tratta il tema dell’ecologia linguistica, con i suoi concetti principali di tutela e promozione delle diverse lingue e culture del mondo, nell’ottica di un approccio democratico diffuso e all’interno della contemporanea esigenza – sempre più sentita – di un comportamento ecologico generale e condiviso”. A chiudere il dibattito Davide Pace che ha cantato “La vivo estas aventuro”, la vita è un’avventura, canzone che ha vinto quest’anno il terzo premio al concorso musicale indetto dalla FEI. Info: [email protected]