L’Aquila. Dalla scossa del 31 marzo scorso a quella di questa mattina all’alba, stando ai dati forniti dall’Ingv, l’Aquilano è stato oggetto di diversi eventi sismici di lieve entità. Questo a testimonianza del fatto che la terra, da quel 6 aprile 2009, non ha mai smesso di tremare. L’Aquila e il suo circondario fanno i conti con le continue scosse da quasi dieci anni. Ed ogni piccolo movimento tellurico avvertito dalla popolazione è sufficiente a far tornare alla mente la grande scossa di nove anni fa e a svegliare paura e panico nella popolazione oramai provata da quello che sembra essere un terremoto senza fine.
Il 31 marzo scorso un sisma di magnitudo 3.8 è stato registrato alle 03e18 a 6 chilometri dall’Aquila, distintamente avvertito dalla popolazione residente. Oggi, a distanza di soli dieci giorni, una nuova scossa di magnitudo 3.5 è avvenuta alle 6e49 nei pressi di Ocre, piccolo centro che dista appena dieci chilometri dall’Aquila. Questa volta però più che l’oscillazione del suolo i testimoni riferiscono di aver avvertito un forte boato, percepito anche nel capoluogo. Ma in questo lasso di tempo che intercorre tra le due scosse di magnitudo superiore a 3, in realtà la terra non ha mai smesso di tremare anche se i piccoli movimenti tellurici non sono stati percepiti dalla popolazione a causa della loro lieve entità. Tra una scossa e l’altra (31 marzo 2018 e 10 aprile 2018) gli esperti hanno registrato ben 28 terremoti di magnitudo inferiore a 2. Gli epicentri di queste piccole scosse sono L’Aquila città, Capitignano, Campotosto, Montereale, Pizzoli, Barete, Poggio Picenze, Scoppito e Prata d’Ansidonia. Ecco la lista completa
(Fdm)