Pescara. Anche a Pescara, come in migliaia di città nel mondo, si sta svolgendo il “Global Strike for Future”, lo sciopero globale per il clima al quale hanno aderito collettivi studenteschi, associazioni ambientaliste, cittadini e attivisti. Le ultime proiezioni scientifiche diffuse da ENEA, infatti, confermerebbero che entro la fine del secolo l’innalzamento dei mari dovuto al riscaldamento globale sommergerà vaste aree della penisola, compresa gran parte di Pescara.
Questa mattina gli studenti abruzzesi si sono dati appuntamento a Piazza Italia per stimolare un’azione immediata della politica e della società verso la mitigazione del cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente. Insieme agli studenti, impegnati nella mobilitazione a tutela dell’ambiente, anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.
Il riscaldamento globale deve essere mantenuto al di sotto di 1.5°C, limite oltre il quale si verificherebbero eventi climatici estremi sempre più frequenti, aria irrespirabile, oceani acidificati, crisi idriche e alimentari nonché migrazioni di massa.
Un traguardo peraltro previsto dall’accordo raggiunto da 195 Paesi nel 2015 in occasione della COP 21 di Parigi ma che la politica sta faticando a conseguire nonostante gli impegni presi per una drastica riduzione delle emissioni da combustioni fossili, la lotta alla deforestazione, la conversione dei sistemi economici e industriali. “Se questa lotta verrà persa”, Greta Thunberg, ispiratrice del movimento Fridays For Future, “nessun’altra potrà essere condotta”.