Pescara. All’uscita dalla seduta dell’Unità di crisi, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio h alanciato un chiaro segnale a chi ancora non si vaccina. “Vaccinatevi”, ha detto ai microfoni della stampa, “perché chi è oggi in terapia intensiva è chi ancora non lo fa”.
“Ci siamo confrontati anche sulle novità che stanno emergendo dal dialogo tra le Regioni e il Governo. Abbiamo fatto il punto per rafforzare le terapie precoci, assistenza a domicilio, individuazione dei casi asintomatici. Io ho chiesto ai ministri Gelmini e Speranza di smetterla di fare tamponi a raffica. Oggettivamente questo sistema in tutta Italia non tiene più. Le Regioni sono disperate perché è ormai impossibile fare un tracciamento. Quindi ci stiamo concentrando sullo screening prima del rientro a scuola il 10, in modo da far emergere al setaccio tutti i casi positivi. La Regione Abruzzo è tra le migliori come performance per gli anticorpi monoclonali”.
Sull’entrata dell’Abruzzo in zona gialla Marsilio dice che comunque non fa alcuna differenza entrarci in quanto l’uso delle mascherine all’aperto erano già introdotte in zone bianche. “Dentro ai ristoranti si starà in quattro a tavola”, ha aggiunto, “nel senso che i tavoli dovranno contenere meno persone e essere più piccoli”.
“Stiamo cercando di incrementare la capacità di vaccinazione, noi superiamo tutti i target dati da Figliuolo. Questa corsa a fare i tamponi influisce anche sulle vaccinazioni in quanto personale sanitario viene impiegato dove non serve”, ha detto il presidente della Regione, per poi procedere con il nuovo invito alla vaccinazione. Facendo un’analisi su terapie intensive, il 78% non è vaccinato. È un numero importante deve far riflettere. Chi non si vaccina fa del male a se stesso ma anche agli altri. Chi non si vaccina e va in terapia intensiva sottrae anestesisti e rianimatori a tutto il resto della popolazione. E poi ci sono problemi con le liste di attesa per le altre patologie che necessitano di controlli e attività”.
Sulla zona gialla in Abruzzo deciderà venerdì il governo centrale. pertanto non entrerà in vigore prima di lunedì. Di fatto se la decisione sarà legata ai dati della settimana la zona gialla è sicura. L’importante sarà scongiurare l’arancione che è quella che poi prevederà delle chiusure che andrebbero a influire molto negativamente sul tessuto sociale regionale.
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