Pescara. Il tasso di saturazione delle terapie intensive entro la data del 29 marzo è stato raggiunto e superato da nove regioni: Abruzzo, Lazio, Umbria, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Marche.
L’analisi è contenuta nella 46ma puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica (Altems). A livello nazionale, il Piemonte registra il valore più alto del tasso di saturazione in Area non critica, mentre la Lombardia il più elevato per saturazione in Terapia intensiva.
Basilicata, Campania, Veneto, Provincia di Bolzano, Sicilia e Sardegna non sono a rischio di sovraccarico.
La Valle d’Aosta è sulla soglia di sovraccarico relativamente alla Terapia intensiva, mentre la Calabria è l’unica Regione ad aver superato la sola soglia di sovraccarico relativamente all’Area non critica.
Dal 19 febbraio gli ingressi in terapia intensiva hanno superato le uscite.
“Negli ultimi 7 giorni registriamo un rallentamento nel tasso di crescita della saturazione dei posti letto di
terapia intensiva: la saturazione dei posti letto è aumentata del 4,1% se consideriamo la dotazione di posti letto
di terapia intensiva Pre Dl 34/2020 e dello 2,5% se consideriamo la dotazione di posti letto di terapia intensiva
Post Dl. Questo rallentamento non deve però ingannare: al 29 marzo più del 44% dei posti a regime di terapia
intensiva è occupato da pazienti Covid-19 con percentuali superiori al 60% in tre Regioni (Valle d’Aosta, Friuli,
Emilia)”, ha spiegato Americo Cicchetti, direttore di Altems.
E ha aggiunto: “Gli effetti delle diffuse zone rosse hanno consentito di stabilizzare la pressione sui posti letto. Nonostante i timidi segnali di rallentamento, si allunga la lista delle Regioni che hanno sospeso l’attività con l’obiettivo di disporre di un tesoretto di posti letto di terapia intensiva. Rispetto al precedente aggiornamento, infatti, registriamo la sospensione dell’attività in elezione anche in Veneto. In totale sono quindi 9 le Regioni che hanno fermato le attività ordinarie”.