Lanciano. La Giunta regionale d’ Abruzzo ha deliberato la trasformazione in ospedale di area disagiata il nosocomio “S. Camillo de Lellis” di Atessa, che inoltre avrà la Medicina del lavoro a servizio della più grande area industriale del Centrosud. “Cambio di rotta rispetto al passato e alla continua spoliazione”, commenta il sindaco Giulio Borrelli. La Giunta regionale, con voto unanime, ha motivato “La riconversione del presidio di Atessa, con una consistenza di servizi pari a quelli di ospedale di zona disagiata, con conseguente riorganizzazione dei compiti, offrirebbe una risposta assistenziale adeguata alla domanda di salute espressa dal territorio dell’Abruzzo meridionale. Il presidio di Atessa, in quanto punto di riferimento di un’area ampiamente sviluppata dal punto di vista produttivo, aggiuntivamente, può diventare un polo pubblico per la medicina del lavoro, venendo incontro ai bisogni di tutta la Asl Lanciano-Vasto-Chieti”. Atessa è al centro di un comprensorio di 31 comuni, molti in montagna, per 50 mila abitanti, e attraverso la grande realtà produttiva d’Abruzzo produce 1/3 del Pil (Prodotto interno lordo) regionale.
“La Regione Abruzzo – aggiunge commenta il sindaco Borrelli – riafferma così tante buone ragioni per tenere in vita e valorizzare l’ospedale del nostro territorio. La delibera della Giunta ordina alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti di interrompere la riconversione in presidio territoriale e dice sì alla nostra richiesta di trasformarlo in ospedale di area disagiata. E’ una svolta molto importante e rappresenta un cambio di rotta rispetto alle scelte del passato. Non è vero, come insinua qualcuno, che la montagna ha partorito il topolino. La verità è che abbiamo spostato la montagna. E’ la prima volta che accade dopo tante battaglie. Atessa un paese-cerniera tra una zona industriale e un vasto entroterra montano, particolarmente disagiato”.