L’Aquila. Con una nota indirizzata agli uffici del Parco e al Presidente, Tommaso Navarra, la FIAB, – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – avanza alcune osservazioni al Regolamento del Parco.
In particolare, in merito alla distinzione tra biciclette ad esclusiva pedalata muscolare e biciclette a pedalata assistita, con divieto, per quest’ultime, di accesso in alcune zone del parco, la FIAB evidenzia come tale distinzione, tra l’altro non presente all’interno del codice della strada che, nella definizione di “velocipede” equipara le due tipologie, sia anacronistica rispetto a qualsivoglia esigenza di tutela del territorio, in quanto le e-bike sono solo di ausilio alla pedalata e non permettono in alcun modo alla bicicletta di procedere autonomamente, nè sviluppano una potenza tale da aumentare i potenziali impatti degli pneumatici al suolo.
La FIAB, riconoscendo il primario obiettivo del Parco di tutela degli ambienti naturali, evidenzia che anche la “Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette” individua la bicicletta come mezzo utile per aumentare la sostenibilità del turismo nelle aree protette e che l’Unione Europea, in numerosi documenti e atti, incentiva il cicloturismo quale forma di turismo sostenibile da estendere alle regioni della rete Natura 2000.
Pertanto la FIAB, in qualità di associazione di tutela ambientale e nello spirito di collaborazione tra soggetti che hanno a cuore la salvaguardia e la valorizzazione degli ambienti naturali, propone all’Ente Parco di eliminare i divieti per le biciclette a pedalata assistita e di individuare appositi percorsi, con idonea segnaletica e attrezzatura, per i cicloescursionisti ed i cicloturisti, coinvolgendo nelle attività anche la figura dell’accompagnatore cicloturistico, recentemente istituita dalla Regione Abruzzo, promuovendo progettualità che permettano di far convivere questa pratica turistica con le prioritarie esigenze di protezione e tutela proprie del Parco.