Bisegna. È tornato a farsi vedere nella Marsica, l’orsetto Juan Carrito. Il cucciolo di Amarena è stato visto in paese qualche giorno fa, all’alba, che si muoveva tra gli arbusti e la vegetazione vicini a delle abitazioni. A Bisegna i residenti sono già abituati alla presenza degli orsi, soprattutto di mamma Amarena e nessun disturbo è stato dato all’animale e al suo passaggio in paese.
Questa volta è stato più facile riconoscere l’orso perché Juan Carrito è stato munito di un radiocollare che permette di tracciarne gli spostamenti. Intanto il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha lanciato un progetto per far conoscere la reale complessità che ruota attorno agli orsi e alla loro gestione. Sarà infatti uno spazio di riflessione intorno all’orso ed al rapporto tra vite umane e vite selvatiche, in maniera chiara e concisa, con toni pacati e guidati dalla scienza.
Le gesta dell’orso, si legge nella nota del Parco, “sono state argomento di cronaca ordinaria, come ordinario e, soprattutto, quotidiano è stato ed è tutt’ora l’impegno sul campo di Guardiaparco, Servizio Scientifico e Carabinieri Forestali, nel monitorare ogni spostamento ed ogni comportamento dell’animale. Dell’orso Juan Carrito (aka JC) sì è parlato molto e spesso, come pure molto e spesso si è parlato di ciò che il Parco ha fatto (o si supponga non abbia fatto) per JC (e per gli orsi in generale). Questo è solo il primo post con il quale faremo il punto della situazione intorno al giovane orso, facendo chiarezza su alcuni accadimenti e argomenti molto discussi”.
“Quella di JC è una situazione gestionale altamente complessa”, concludono, “dopo aver agito a lungo, abbiamo deciso fosse importante raccontarla. Passo dopo passo, azione dopo azione. Parleremo di JC con estrema trasparenza, cercando di farvi immergere nel nostro lavoro quotidiano”.