L’Aquila. Gli operai intossicati, marchigiani e abruzzesi, sono tutti dipendenti di una ditta ascolana impegnata nella costruzione delle casette nelle zone terremotate del comune di Arquata del Tronto. “Speriamo innanzitutto che tutti si riprendano presto e senza conseguenze, perché la salute viene prima di tutto – commenta il vice sindaco di Arquata Michele Franchi – speriamo siano loro a completare la costruzione della casette a Borgo d’Arquata, Piedilama e Pretare per la cui conclusione manca davvero poco. Ciò premesso, devo però dire che non possiamo permetterci ritardi di alcuni tipo, per cui in ogni caso i lavori dovranno riprendere al più presto possibile per essere completati”.
L’obiettivo è riportare le famiglie nelle frazioni del territorio di Arquata per l’inizio dell’anno scolastico, quindi entro agosto. A causa dei malori dei 23 operai ricoverati, ai quali si aggiungono un’altra ventina di colleghi che hanno accusato malesseri meno gravi, domani i lavori non riprenderanno, ma la ditta ascolana si è impegnata a riprendere comunque l’attività entro pochi giorni, eventualmente organizzando nuove squadre con altri dipendenti.