L’Aquila. “Si arricchisce ulteriormente la lista delle occasioni perse da questa rovinosa maggioranza che coinvolge nel suo fallimento anche le aziende abruzzesi e la nostra economia”. Questo l’annuncio di Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia. “Nel leggere i dati relativi alla ripartizione e all’erogazione dei fondi per l’internazionalizzazione, riportati da Il Sole 24 Ore, autorevole giornale di economia, l’Abruzzo non viene neppure considerato. Se per il 2017 il sostegno alle imprese italiane e’ aumentato da 276 a 289 milioni, di certo questo non e’ accaduto per le imprese abruzzesi che subiscono l’assenza di visione, di strategia e di programmazione di una classe politica miope e arrogante.
L’amarezza – prosegue Mauro Febbo – aumenta se si considera che anche Regioni con minori eccellenze della nostra o di dimensioni inferiori hanno goduto di questo sostegno all’internazionalizzazione, ad esempio la Basilicata e il Molise. Proprio quel Molise che ultimamente ha abbandonato l’Abruzzo, e questi dati offrono anche il perche’ di questa scelta, preferendo la Puglia per realizzare la ZES, Zona Economica Speciale, continuando a cavalcare opportunita’ per il rilancio della sua economia grazie a sgravi fiscali e sburocratizzazione. La non azione della Regione Abruzzo ha fatto mancare il sostegno pubblico all’internazionalizzazione, vanificando anche l’impulso di Ministero dello Sviluppo Economico, delle Camere di Commercio e dell’ICE di cui invece hanno goduto appieno altre Regioni”. “Una doccia fredda per le nostre aziende che avrebbero utilizzare questi fondi per farsi conoscere e vendere i loro prodotti nei mercati esteri che per loro rappresentano una grande opportunita’ di sbocco utile ad aumentare ed accrescere la nostra economia e occupazione.
Danni ingenti per interi sistemi merceologici come quello agroalimentare e dell’automotive, dove rappresentiamo l’eccellenza. Le aziende, invece, saranno costrette ad investire maggiormente nell’internazionalizzazione, compensando il danno arrecato da D’Alfonso & C. con l’impegno di soldi che sarebbero stati impiegati per altro”. “Ogni giorno sono costretto a dover intervenire pubblicamente per denunciare l’assenza dell’attuale esecutivo regionale, ma preoccupa anche il silenzio degli altri organi che dovrebbero difendere, tutelare e valorizzare la nostra forza lavoro e le nostra imprese.
Con loro – conclude Mauro Febbo – di certo andremo presto a sviluppare un produttivo interscambio di idee ed azioni per creare l’alternativa a questo governo regionale affinche’ si possa recuperare il terreno e il tempo perduto. Ora attendiamo, come sempre avviene, la puerile, sterile, infondata e insignificante replica del ‘ventriloquo’ di turno”