Lanciano. “Non si può procedere a colpi di sanzione per le difficoltà concrete che ci sono per eliminare le fosse Imhoff”.
È questa la posizione del vertice della Sasi Spa in merito ai 40 verbali fatti dai carabinieri forestali per inquinamento in comuni del Medio e Alto Sangro.
Multe che potrebbero variare da un minimo di 240 mila euro ad un massimo di 2,4 milioni di euro contro le quali è stato preannunciato un ricorso. Il presidente dell’ente idrico del chietino, Gianfranco Basterebbe, unitamente al direttore tecnico Pio D’Ippolito, chiariscono che “quella delle fosse imhoff è una situazione complessa e di non facile risoluzione. In Abruzzo ce sono 2 mila e quelle della Sasi ammontano a 600. Abbiamo investito oltre 5 milioni di euro, ma per ognuna se ne andranno 250 mila euro, si comprende, quindi, come si tratti di un percorso complicato e costoso, ma stiamo facendo tutto il possibile per dare una soluzione accettabile. La depurazione – aggiunge Basterebbe – è una delle nostre priorità e a testimoniare il nostro impegno ci sono gli impianti, quelli in funzione e gli altri che stiamo inaugurando in diversi comuni”. In merito alla situazione rappresentata dai carabinieri forestali la Sasi è intenzionata a “far valere le proprie ragioni e a non vanificare gli sforzi e il lavoro fatti in questi mesi nonché i progetti futuri, che sulla grande depurazione ammontano a 20 milioni di euro. Sarà chiesto subito un tavolo di confronto con tutti gli organi regionali preposti, a partire dall’ Ersi e si procederà anche ad avviare l’iter per il ricorso”.
Scarichi irregolari nel Sangro, 40 sanzioni per Sasi: sanzione da oltre 240mila euro