Pescara. Quattordici indagati, comprese due società, nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Pescara sulla qualità delle acque del fiume e degli affluenti nel tratto finale. Nel registro degli indagati figurano Pierluigi Caputi e Luciano Di Biase, entrambi in qualità di Commissario Unico Straordinario degli Enti d’Ambito della Regione Abruzzo, il primo in carica fino al 13 aprile 2016 e il secondo a partire dalla stessa data; Ezio Di Cristoforo e Vincenzo Di Baldassarre, entrambi in qualità di amministratori e legali responsabili dell’ente gestore Aca Spa, il primo dal dicembre 2008 al novembre 2013 e il secondo dal novembre 2013 al settembre 2016; Bartolomeo Di Giovanni e Lorenzo Livello, il primo in qualità di direttore generale e responsabile dei settori Progettazione e Depurazione dell’Aca Spa e il secondo in qualità di direttore tecnico dell’ente.
Giovanni Di Vincenzo, quale legale rappresentante dell’Ati Di Vincenzo-Biofert Srl; Mario Adorante, in qualità di Responsabile tecnico della società Di Vincenzo Dino & C. Spa; Alessandro Antonacci, in qualità di Dirigente tecnico dell’Ato numero 4 Pescarese e di Responsabile Unico del Procedimento; Giuliano D’Alessio, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione e legale responsabile della società “Macellatori Teatini Società Cooperativa”, che ha gestito il mattatoio pubblico di Pescara fino al marzo 2016; Mario D’Alessio e Francesca Gagliardi, il primo in qualità di direttore del mattatoio pubblico di Pescara, gestito dalla società “L’arte della macellazione D’Alessio & C. Srl” a partire dal marzo 2016, e Francesca Gagliardi, amministratore unico della stessa società. Indagate anche la società Aca e la società “L’arte della macellazione D’Alessio & C. Srl”. Le accuse, a vario titolo, sono di inquinamento ambientale, gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti, inadempimento e frode in pubbliche forniture, lesioni e plurimi sversamenti, alle quali si aggiungono le varie responsabilità amministrative delle persone giuridiche.