L’Aquila. Dopo l’operazione “Papavero”, eseguita ieri mattina dalla squadra mobile dell’Aquila, emergono importanti novità riguardanti il flusso di denaro generato dai migranti ospitati nella provincia. In particolare l’importo stimato in termini di accoglienza si è raddoppiato dal 2017 al 2018, i 6milioni dello scorso anno sono saliti a 15milioni per l’anno in corso. Sono queste le cifre riguardanti il flusso dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. La prefettura dell’Aquila ha indetto, lo scorso giugno (2017 ndr.), una gara aperta, volta alla conclusione di un accordo per poter gestire e affidare l’accoglienza a più operatori economici della provincia. Sono state 28 le istanze di partecipazione alla gara e di queste solo la metà è stata ammessa dalla commissione giudicatrice. Si tratta di: Associazione di Volontariato “IL CENACOLO DEGLI ANGELI ONLUS” di L’Aquila; Ditta LUCIANI GIACOMO di Capistrello (AQ); ANTINIUM s.r.l. di Avezzano (AQ); EUREKA s.r.l. di Roma; L’APE COOPERATIVA SOCIALE di L’Aquila; CASA SANTA DELL’ANNUNZIATA di Sulmona (AQ); CASA MADONNA DELLE ROCCHE di Rocca di Mezzo (AQ); VALTRIGNO PROTEZIONE CIVILE ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ONLUS di San Salvo (CH); 9) COOPERATIVA SOCIALE FIGLI DELLE STELLE di Casalincontrada (CH); ASSOCIAZIONE ARISCHIACCOGLIE di Arischia-L’Aquila; ELENA RESIDENCE di Ioana Elena Aniela s.a.s. di Pizzoli (AQ); GESTIONE ORIZZONTI s.r.l. di Monteroduni (IS); L’IMPRONTA Società Cooperativa Sociale di Santa Maria la Carità (NA); EDIL SAM s.r.l.s. di Castel di Sangro (AQ).
Il primo progetto SPRAR presentato dal Comune dell’Aquila al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi d’Asilo (FNPSA) è stato quello per il triennio 2011-2013, nel bando dell’ottobre 2010, in cui si prevedeva una disponibilità di 15 posti. Ente gestore, individuato attraverso una gara di affidamento del servizio, il Comitato Territoriale Arci L’Aquila. Inizialmente il progetto è rientrato sotto quella che è stata definita Emergenza Nord Africa (ENA). Successivamente, nel 2013, è diventato un progetto SPRAR ufficiale. I primi arrivi a L’Aquila nel novembre 2011. E’ nato così a L’Aquila un nuovo progetto, inserito in un contesto in ri-costruzione post-sisma e con l’obiettivo di fornire servizi di accoglienza, integrazione e tutela a persone che come obiettivo hanno quello di ri-costruire una loro vita. Dei primi 15 beneficiari, cinque minori mentre tre sono ad oggi totalmente integrati nel contesto locale avendo di fatto trovato in L’Aquila la loro nuova città. Da allora il progetto è stato rinnovato nel Bando del Ottobre 2013 per il triennio 2014/2016 e ad oggi confermato fino al 2019. Nell’arco di questi anni il progetto ha subito anche un’evoluzione territoriale grazie al partenariato con il Comune di Castel del Monte che ha portato a 36 i posti a disposizione del progetto (21 a L’Aquila e 15 a Castel del Monte).