Chieti. A due mesi dall’incendio doloso che ha devastato un sito di stoccaggio di rifiuti a Colle S. Antonio, fra Chieti e Bucchianico, la situazione è tutt’altro che sotto controllo. Nel sito, diventato una discarica abusiva, sono tutt’ora presenti materiali pericolosi oltre a cenere e residui di combustione che rappresentano un potenziale rischio di possibile ulteriore contaminazione dell’aria, dei terreni e delle acque. E’ quanto denunciato nel corso di una conferenza stampa a Chieti in corso Marrucino, dinanzi alla sede del Comune di Chieti, le associazioni Acqua e Beni Comuni, Ambiente Valpescara, Amici del Colle, Camminando Insieme, Centro assemblea cittadina Cepagatti, Chieti nuova 3 febbraio, Fai delegazione di Chieti, Italia Nostra Chieti e Pescara, Legambiente Chieti, presidio Chieti libera ”Melissa Bassi”, Villablocc per la tutela della salute e della vita, Wwf Chieti-Pescara. Le associazioni, che chiederanno un incontro con il prefetto di Chieti Antonio Corona, chiedono soprattutto che vengano concretamente avviate procedure finalizzate alla bonifica del sito nel più breve tempo possibile e che si proceda immediatamente alla sua messa in sicurezza. Le associazioni da oggi al 3 settembre terranno attivo un banchetto informativo nel centro della citta e sul quale questa mattina sono stati esposti alcuni prodotti ortaggi raccolti nell’area di ricaduta dell’incendio, dei quali, secondo le analisi effettuate da un laboratorio privato per conto di un’associazione, è stato sconsigliato il consumo essendo stato trovate tracce di diossina e metalli pensanti. Le associazioni hanno anche denunciato come il sito in cui si è sviluppato l’incendio sia di fatto accessibile, anche se sotto sequestro.