L’Aquila. Tra gli arrestati dell’inchiesta c’è il direttore sportivo Ercole Di Nicola, originario di Atri, responsabile dell’area tecnica dell’Aquila calcio. Secondo quanto appreso da fonti investigative, è stato fermato nelle prima ore della mattina a Venezia. Di Nicola sarebbe uno degli uomini chiave dell’inchiesta. Secondo quanto appreso non ci sono indagati tra i rappresentanti della proprietà del club e tra il resto della dirigenza. L’Aquila come società non è coinvolta a livello penale. Sarebbero più di 30 le squadre coinvolte; 50 fermi e oltre 70 indagati. La ‘ndrangheta dietro alcune delle presunte combine.L’inchiesta è coordinata da Dda di Catanzaro e condotta dalla squadra mobile e dallo Sco di Roma. Le partite di Lega Pro abruzzesi sulle quali gli investigatori e gli inquirenti hanno accertato le combine che sarebbero state realizzate nel corso della stagione 2014-2015 dalle due distinte associazioni scoperte con l’operazione di oggi sono Santarcangelo-L’Aquila; L’Aquila-Savona; L’Aquila-Tuttocuoio; L’Aquila-Santarcangelo. Il Comune dell’Aquila si costituirà parte civile nel processo legato all’inchiesta sul calcioscommesse della Procura di Catanzaro in cui, tra gli arrestati, figura il responsabile dell’area tecnica dell’Aquila calcio, Ercole Di Nicola, anche se la proprietà non è coinvolta penalmente. “I sindaci” aggiunge “devono reagire e scatenarsi per difendere le comunità: dirigenti e calciatori non sono mercenari, fanno sport per migliaia di tifosi per i quali si deve avere rispetto”.