Pianella. Mercoledì 6 marzo il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli, ha aperto la seduta del consiglio comunale con l’argomento posto al 1° punto dell’o.d.g. “Comunicazione del sindaco” leggendo un comunicato, sottoscritto da sette consiglieri di maggioranza, dove in sostanza si sfiduciavano i due consiglieri comunali della maggioranza: Davide Berardinucci e Romeo Aramini, revocando le deleghe a loro affidate e il ruolo di capogruppo di “Progetto Futuro”, ricoperto dallo stesso Aramini.
Il sindaco ha dichiarato che la decisione è stata assunta dai sette consiglieri comunali di maggioranza insieme ai candidati non eletti della stessa lisa civica “Progetto Futuro”, i quali hanno ritenuto compromesso il rapporto di lealtà e fiducia tra i candidati stessi e soprattutto tra gli elettori e i consiglieri Aramini e Berardinucci, accusati di aver “…posto in essere un maldestro tentativo, unitamente a un consigliere di minoranza, di provocare il commissariamento dell’ente mediante dimissioni dei consiglieri…”. In realtà, bisogna dire, che già all’indomani delle elezioni comunali del 2018 era emerso palesemente il malcontento dei due consiglieri Berardinucci e Aramini, in quanto, nonostante l’apporto di un numero consistente di voti alla lista “Progetto Futuro”, non erano stati riconfermati come assessori ma si era offerto loro solo qualche piccola delega. La sfiducia ufficializzata dal sindaco Marinelli, non trova nessun riscontro nell’azione amministrativa dei due consiglieri, i quali hanno votato e condiviso, in consiglio comunale, tutte le delibere e le scelte della maggioranza, fino all’ultimo bilancio previsionale approvato per alzata di mano nella stessa seduta. Quindi, sembra chiaro che le vere motivazioni della sfiducia provengono da situazioni politiche esterne all’amministrazione comunale, infatti durante la campagna elettorale delle elezioni regionali scorse, tutti hanno ascoltato e verificato pubblicamente le palesi divergenze politiche tra la componente di Forza Italia sostenuta da Berardinucci e Aramini, in contrapposizione alla Lega di Salvini sostenuta dal sindaco Marinelli, nella cui lista era candidata sua moglie, pur sostenendo lo stesso candidato presidente Marsilio. Dal dibattito, in consiglio comunale, è emerso che i due consiglieri sono stati accusati di aver partecipato ad un incontro, su invito della consigliera di minoranza Annaida Sergiacomo, durante la campagna elettorale delle regionali, ove era stato invitato anche il vice presidente del consiglio comunale. L’incontro, va detto, aveva come unico obiettivo quello di confrontarsi in merito a questioni amministrative di comune interesse, in vista delle elezioni regionali.