Pescara. “Il 10 giugno 2014, il giorno dopo il ballottaggio, nello studio del presidente del Collegio dei Revisori dei conti ho visto cose che non potete immaginare. Il nostro lavoro ha portato a 68 milioni di euro di risanamento e questo lo vogliamo puntualizzare con forza e vigore”. Lo ha affermato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, nel corso di una conferenza stampa organizzata per illustrare il bilancio dell’attività svolta dall’amministrazione nei cinque anni di governo della città.
“La prima azione” ha sottolineato il sindaco “è stata quella di risanare i conti dell’ente. Un cammino iniziato il primo giorno di mandato, urgente, per evitare alla città il dissesto. La strada è stata impegnativa e complessa, ma il lavoro svolto ha restituito a Pescara la capacità di programmare il suo futuro e tornare a crescere”.
Stando ai dati forniti in conferenza stampa, al 17 giugno 2014 “le casse comunali contavano anticipazioni di tesoreria per 26,4 milioni di euro, mentre al 16 aprile 2019 sono 804mila euro. Le somme vincolate” ha aggiunto il sindaco “erano di 13,3 milioni, mentre oggi sono di 2,3 milioni. Gli atti di liquidazione giacenti in attesa di pagamento, cioè le imprese che attendevano di essere pagate, erano pari a 71,7 milioni di euro, mentre oggi sono 3,4 milioni. Quando ci siamo insediati” ha concluso Alessandrini “abbiamo dovuto trovare la copertura per oltre 71 milioni di euro”.