L’Aquila. La stazione spaziale cinese rientrera’ nell’atmosfera terrestre tra Pasqua e lunedi’. Quanto alle finestre temporali di rischio per l’Italia, ne sono state indicate quattro: la prima con rientro tra le 04,25 e 04,55 ora italiana; la seconda tra le 05,58 e le 06,58; la terza tra le 07,30 e le 08,00; la quarta tra le 09.02 e le 09,32 di lunedi’, tutte sempre ora italiana e su diverse porzioni del territorio. Dire probabilita’ o finestre di rischio equivale a dire orbite, cioe’ i passaggi che la stazione spaziale cinese fa sorvolando – in avvicinamento – la Terra. La eventuale dispersione fuori traccia di detriti potrebbe avvenire su una fascia ridimensionata a piu’/meno 120 km rispetto alla precedente valutazione. La probabilita’ d’impatto al suolo – la cosiddetta ‘casualty expectancy’ – a livello mondiale resta contenuta tra le latitudini inizialmente indicate: 44 N e 44 S.
Puo’ anche accadere che la rete di sistemi radar di piu’ agenzie spaziali europee, asiatiche e statunitense che stanno seguendo il rientro della stazione spaziale possano ‘perdere’ il contatto e quindi non accorgersi dell’eventuale caduta da qualche parte diversa dalle terre emerse o comunque terre dove sia poi possibile accorgersi della presenza di detriti, assolutamente da non toccare perche’ potrebbero ancora contenere sostanze contaminanti e pericolose, e quindi solo personale altamente specializzato e adeguatamente protetto potrebbe farsi carico del recupero. Ci sono infatti intervalli anche lunghi di ore successivi a tre-quattro orbite e durante i quali i radar non possono tenere d’occhio la stazione. E magari accade che proprio allora c’e’ il fine corsa della Tiangong 1. E il mistero su che fine abbia fatto potrebbe durare anche un bel po’.