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Il presidente del Parco Carrara ha ricevuto i dirigenti di Confagricoltura L’Aquila

Redazione Abruzzo di Redazione Abruzzo
13 Ottobre 2014
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Pescasseroli. Antonio Carrara, nuovo Presidente del Parco Nazionale D’Abruzzo, ha incontrato a Pescasseroli i dirigenti di Confagricoltura L’Aquila guidati dal Presidente Regionale Concezio Gasbarro accompagnato dai Presidenti delle sezioni zootecniche regionali e provinciali Vinicio Blasetti ed Elda Grassi e dal Direttore Stefano Fabrizi. Il Presidente Gasbarro ha ringraziato Carrara per la sensibilità dimostrata ad accogliere la richiesta ed ha illustrato le criticità esistenti nel rapporto tra i parchi e le riserve e lo svolgimento dell’attività agricola. “ E’ un Gasbarro Carrara Blasetti Grassimomento molto difficile, i limiti sono dettati da un difetto di comunicazione tra i molti attori in campo: Parchi, mondo ambientalista, cacciatori ed agricoltori. Vige un clima di sospetto reciproco che porta all’incomunicabilità di categorie differenti che dovrebbero non solo parlare ed ascoltarsi ma anche collaborare” ha affermato Gasbarro “ Gli ambientalisti e gli stessi parchi si chiudono a riccio, stanno ostacolando la possibilità che negli organismi del parco possano sedere anche gli esponenti del mondo agricolo facendo perdurare un conflitto perenne che non fa bene né ai parchi né all’economia complessiva dei territori”. Gli agricoltori giorno dopo giorno abbandonano l’attività rendendo ancora più drammatico lo spopolamento delle aree montane – “E’ praticamente impossibile svolgere le attività agricole e di allevamento nelle aree protette e in quelle di protezione esterna ai parchi. I continui danni alle colture e la predazione degli animali domestici sono risarciti male ed in ritardo” ha detto  Vinicio Blasetti, “i Parchi, per la verità, anche con qualche eccesso burocratico ed in ritardo, riescono a pagare i danni, mentre quelli di competenza della provincia sono fermi dal 2010”. Blasetti ha contestato le affermazioni che i problemi sanitari degli orsi e delle fauna protetta siano da ascrivere soltanto in capo agli allevatori, almeno di quelli che rispettano le regole, “Occorre una maggiore collaborazione e soprattutto trasparenza tra gli Enti. C’è sicuramente il problema di quegli pseudo allevatori che incettano i pascoli montani ma non dispongono di organizzazioni aziendali tali da garantire il rispetto delle buoni prassi di pascolamento, è pur vero, tuttavia, che le aree protette non svolgono i monitoraggi sullo stato di salute della fauna selvatica” Ha concluso Blasetti. “ Accanto all’orso, al lupo ed ai cinghiali, problemi crescenti agli allevatori ed agricoltori stanno causando i grossi ungulati, in particolare i cervi che si sono riprodotti in modo indiscriminato “ Ha testimoniato Elda Grassi uno dei pochi allevamenti di pecore rimasti a Pescasseroli “ la nostra azienda presente da secoli sul territorio ha dovuto abbandonare la coltivazione dei terreni per le continue devastazioni dei cinghiali, l’allevamento è messo a dura prova dalla presenza dei carnivori e abbiamo difficoltà nelle relazioni con la struttura tecnica dell’Ente per le autorizzazioni necessarie al miglioramento strutturale per la sicurezza delle stalle”. Il Presidente Carrara ha ringraziato i dirigenti di Confagricoltura L’Aquila per le proposte presentate per migliorare il regolamento del Parco sul risarcimento dei danni, per la collaborazione che può essere instaurata con gli agricoltori, per la realizzazione di campi destinati alle colture a perdere, per tutte quelle iniziative tese a valorizzare le produzioni locali cui il parco può essere un punto di riferimento importante per la loro promozione. Il Presidente Carrara ha tenuto a precisare che la sua azione, al momento, è limitata dalla mancanza del Consiglio di Amministrazione che il Governo non riesce a nominare, dalla mancanza del piano del Parco e dall’aggiornamento del regolamento per i risarcimenti dei danni. “sarà mia cura ricostruire un rapporto di fiducia nei confronti del Parco che non può essere considerato di ostacolo alle attività agricole e zootecniche che, se svolte nel rispetto delle buone prassi, rappresentano un punto di forza nell’animazione e nel freno dello spopolamento dei paesi del territorio“ ha concluso il Presidente Carrara.

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