Chieti. Il Cai Abruzzo dice no al regolamento di fruizione della rete di itinerari sentieristici senza copertura nevosa- del Parco regionale “Sirente – Velino” e dei comuni limitrofi. Un regolamento la cui adozione, secondo il CAI, avrebbe significativi effetti negativi per quanto riguarda l’economia locale, con notevoli danni per le attività connesse in quanto il turismo escursionistico automaticamente si indirizzerebbe verso altri territori limitrofi.
Secondo il presidente del CAI Abruzzo, Francesco Sulpizio, il testo presenterebbe una palese violazione dell’articolo 16, primo comma, della Costituzione laddove recita che “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche” – nel momento in cui il Regolamento dispone una serie piuttosto articolata di divieti, prescrizioni e financo una registrazione sul sito web del Parco, condizione imprescindibile per accedere all’area protetta. L’altra perplessità del CAI, il cui Consiglio direttivo ha notificato al Parco, alcuni giorni fa, delle formali osservazioni alla bozza di regolamento, deriva dalla sottoscrizione per i frequentatori della manleva ovvero una dichiarazione liberatoria di responsabilità che solleverebbe l’Ente Parco regionale Sirente Velino, e i sindaci dei comuni con territorio ricadente nel parco stesso, da qualsiasi forma di “responsabilità civile e penale che possa insorgere durante l’attività di escursionismo e di cicloturismo e per qualsiasi danno dovesse subire o arrecare a terzi durante lo svolgimento delle attività su indicata”.
Anche in questo caso, alla luce dell’articolo 27 della Costituzione che stabilisce che la “Responsabilità penale è personale”, secondo Sulpizio la manleva non avrebbe alcun valore, mentre l’ente potrebbe porre una norma di salvaguardia così come previsto in alcune normative regionali in materia di attività escursionistica/alpinistica ovvero la Provincia Autonoma di Trento, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Sardegna. Perplessità, sempre secondo il CAI, desta il fatto che l’articolo 1, comma 5, dispone che il Regolamento sulla fruizione costituisce parte integrante del Piano del Parco regionale Sirente Velino e del suo Regolamento: disposizioni, entrambe, delle quali il Parco non si è ancora dotato e, dunque, il Regolamento andrebbe ad inserirsi in un contesto normativo ancora non ben definito. Il CAI Abruzzo, nell’esprimere parere contrario, sottolinea che il Regolamento di fruizione è stato unilateralmente predisposto dal Parco regionale Sirente Velino, e che non ne ha mai condiviso i contenuti. E chiede di non essere menzionato in maniera alcuna nel testo del Regolamento in quanto non condiviso nei contenuti. (