Alanno. Il “Cuppari” di Alanno e l’UNIVPM collaborano all’insegna della sostenibilità e per la scienza aperta. L’Istituto Tecnico Agrario “P. Cuppari” di Alanno (PE) e la Facoltà di Agraria dell’ Università Politecnica delle Marche (UNIVPM) collaboreranno per il secondo anno consecutivo ad un programma di ricerca sulla sostenibilità agroalimentare per incentivare la coltivazione e il consumo delle leguminose da granella. Nella fattispecie il Cuppari si farà carico di condurre un esperimento di miglioramento genetico su 20 varietà di cece provenienti da tutto il mondo, nell’ambito del progetto INCREASE coordinato da Roberto Papa, professore ordinario di Genetica
Agraria presso l’Università Politecnica delle Marche. L’ambizioso progetto, finanziato con 7 mil di euro dall’Unione Europea, coinvolge 28 partner internazionali, con l’importante obiettivo di valorizzare l’agro biodiversità e promuovere il consumo e la coltivazione di legumi alimentari in Europa.
Gli studenti dell’Istituto condurranno un vero e proprio esperimento di miglioramento genetico in campo, al fine di individuare delle varietà di cece che più si adattino all’ambiente locale e ad una coltivazione senza fitofarmaci e concimi; essi saranno guidati dagli insegnanti i quali, a loro volta, saranno coadiuvati dai docenti di Genetica Agraria dell’ UNIVPM.
Inoltre il Cuppari si farà promotore sul territorio dell’Esperimento di Scienza dei Cittadini (Citizen Science Experiment, CSE) promosso da INCREASE, che è aperto a chiunque voglia proteggere l’agrobiodiversità, la coltivazione e il consumo delle leguminose alimentari, per creare sì un impatto sull’ambiente ma al fine di proteggerlo, per contrastare la crisi climatica e per il futuro delle nuove generazioni, assicurando cibo sano per tutti. Chiunque abbia uno smartphone e un campo, un giardino, una terrazza o un balcone e l’entusiasmo necessario è invitato a partecipare. Nell’ambito dell’esperimento Citizen Science, saranno distribuite ai cittadini Europei più di mille varietà tradizionali di fagiolo e ogni partecipante riceverà semi di 6 diverse varietà da coltivare e di cui prendersi cura, documentando lo sviluppo e le varie fasi di crescita, attraverso il caricamento di foto e fornendo informazioni su diverse caratteristiche della pianta utilizzando l’app “INCREASE CSA”, che da quest’ anno consentirà anche lo scambio dei semi prodotti fra i cittadini stessi. Oltre alle caratteristiche delle piante, i cittadini saranno chiamati ad esprimersi anche sulle caratteristiche organolettiche delle diverse varietà. Ciò consentirà al team INCREASE di valutare gli aspetti peculiari di queste varietà, contribuendo alla valorizzazione dell’agro-biodiversità in Europa e mettendo in pratica concretamente la conservazione decentralizzata delle risorse genetiche vegetali a partire dal fagiolo. La partecipazione è gratuita, basta scaricare l’app INCREASE CSA per Android o iPhone ed seguire le istruzioni entro il 15 Marzo.
DICHIARAZIONE DIRIEGENTE SCOLASTICA
L’adesione al progetto INCREASE ha rappresentato l’occasione per coinvolgere gli studenti in una sperimentazione che, partendo proprio dal cibo povero ma proteico “dei nonni”, li aiuti a riflettere sulle produzioni delle diverse tipologie di seme, sulla risposta ambientale-territoriale del loro adattamento, sul consumo in genere delle leguminose, sull’apporto nutrizionale delle stesse, sull’impatto sull’ambiente e nel contempo li renda “ricercatori sul campo” motivati e consapevoli che, alla base della ricerca scientifica, c’è passione, curiosità, intuito e…consapevolezza scientifica!
Tale esperienza darà agli studenti l’opportunità di agire, coniugando teoria e prassi, confrontando, discriminando e selezionando semi, contribuendo alla ricerca di soluzioni inedite di miglioramento genetico per assicurare maggior cibo per tutti, mediante prodotti tradizionali quali i legumi, da sempre indiscussa fonte proteica.
DICHIARAZIONE PROF PAPA
“INCREASE combina approcci e tecnologie all’avanguardia per la caratterizzazione e lo studio delle piante: a partire dalla genetica e dalla genomica, fino alle analisi massive per studiare e analizzare i migliaia di composti che sono presenti in una foglia o nei semi, senza dimenticare i più recenti progressi nella tecnologia dell’informazione e dell’intelligenza artificiale: valutare le migliaia di varietà disponibili per poter conservare e utilizzare al meglio le risorse genetiche e promuoverne uso e valorizzazione. In effetti “l’utilizzo della diversità genetica delle varietà coltivate è la chiave per la loro effettiva conservazione e valorizzazione, per questo è necessario coinvolgere tutti gli utilizzatori e tutti i cittadini nella loro valutazione e quindi chiediamo a tutti i cittadini di contribuire alla ricerca scientifica e aiutarci a realizzare un obiettivo così ambizioso”, così afferma Roberto Papa, Professore Ordinario di Genetica Agraria presso l’Università Politecnica delle Marche di Ancona e Coordinatore del progetto “INCREASE, che è iniziato nel 2020 e terminerà nel 2026.