Teramo. Se nella maggior parte delle realtà locali il numero di lavoratori sprovvisto di Green Pass, soprattutto grazie ai numeri positivi della vaccinazione, è particolarmente contenuto, in alcuni
Comuni l’entrata in vigore dell’obbligatorietà della certificazione verde sui luoghi di lavoro potrebbe creare dei vuoti di organico.
E questo anche fronte di numeri contenuti, in quanto i lavoratori che risulteranno assenti andranno ad aggravare la cronica carenza di personale che accomuna molti enti locali e sulla quale avevano già
impattato negativamente le uscite legate a “quota 100”.
A lanciare l’allarme è il presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto che chiede al Governo di prevedere un meccanismo che agevoli la possibilità per i Comuni, laddove dovessero crearsi situazioni di carenza di organico, di coprire i posti vacanti con deroghe alle procedure di assunzione. “Per quanto riguarda il Comune di Teramo ieri c’è stata una riunione dei dirigenti per fare il punto sulla situazione dei vari uffici – ha sottolineato il primo cittadino e presidente Anci – dalla quale è emerso che al momento il numero di lavoratori sprovvisti di Green Pass è limitato a poche unità. Una situazione che da domani cercheremo di fronteggiare. Però come presidente Anci ho ricevuto diverse segnalazioni da parte di alcune realtà locali dove c’è il rischio che si creino delle vere e proprie voragini. Per questo chiediamo che, dopo una prima fase di monitoraggio, laddove si vengano a creare situazioni di posti vacanti, venga data la possibilità ai Comuni di coprire i vuoti di organico prevedendo delle deroghe alle assunzioni. La norma oggi prevede infatti la possibilità di stipulare convenzioni tra gli enti, ma non si tratta di una soluzione risolutiva e non possiamo rischiare di mettere a repentaglio i servizi”.