Sulmona. “Il Consiglio dei Ministri ha concluso la procedura riferita alla Centrale Snam di Sulmona (L’Aquila). Noi ci costituiremo al Tar avverso la delibera del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda questa centrale. Siamo sempre stati contrari, e utilizzeremo tutti gli strumenti che l’ordinamento ci consente per fare in modo che quella delibera venga sospesa e ridiscussa”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, a margine della conferenza stampa convocata per illustrare la delibera del Cipe per lo stanziamento di 237 milioni di euro per gli interventi post-sisma
Anche la senatrice Stefania Pezzopane invoca un ripensamento del governo sull’autorizzazione alla centrale Snam e al gasdotto. “Continuo ad essere contraria. E non mollo la battaglia. Il clima natalizio non ha purtroppo impedito che dal Consiglio dei Ministri di ieri venisse fuori una notizia davvero preoccupante” premette la senatrice Pd. “Questa scelta è avvenuta in aperta contraddizione con la volontà della Regione, ribadita anche ieri dal vicepresidente Giovanni Lolli, presente alla riunione. Voglio rimarcare per l’ennesima volta che l’area individuata per l’impianto ricade in zona ad alto rischio sismico e che proprio dalla commissione Grandi Rischi essa viene considerata come un’area in cui potrebbero accadere eventi sismici di portata rilevante” sottolinea la parlamentare. “Il Governo ci ripensi, considerando che la Regione già in queste ore sta predisponendo ogni iniziativa anche legale per scongiurare il progetto. In particolare, si valutino altre possibilità, sia come area, sia come impianto” continua Pezzopane. “Proprio non ci voleva, considerando che questi sono stati giorni molto positivi per l’Abruzzo, visti i numerosi importanti risultati contenuti nel decreto fiscale, nella legge di bilancio e, proprio ieri, l’approvazione della legge del bimillenario di Ovidio” conclude la senatrice.
La decisione del governo di autorizzare la centrale ed il gasdotto Snam “suona come una beffa, a poche ore dall’approvazione della legge sul Bimillenario Ovidiano”. E’ la prima reazione del sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, colta come tutti di sorpresa da una decisione assolutamente imprevista che sa quasi di agguato proditorio ai danni dei cittadini del Centro Abruzzo e delle loro istituzioni rappresentative. Il governo, ignorando i pareri contrari delle istituzioni locali e regionali e calpestando le legittime attese dei cittadini, ha motivato la decisione invocando il “preminente interesse strategico nazionale dell’opera”. “Contro il parere del territorio, passando sulla testa delle comunità e senza informare. Contro ogni logica, in un’area ad alto rischio sismico” ha sottolineato il sindaco, indignata dalla novità venuta da palazzo Chigi. “E’ una cosa vergognosa fatta proprio a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere – ha concluso Casini – Pagina nera per la storia di questa Valle e un inaccettabile affronto da questo governo che si esprime contro il parere di Regione, Provincia e Comune”. “Davanti alla gravissima decisione di autorizzare la centrale di compressione gas a Sulmona non posso che rimanere basita e sentirmi offesa come cittadina e come amministratore che vive in un Paese che ho sempre creduto democratico ma che in questo momento stento a riconoscere tale – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Alessandra Vella – non possono essere assunte decisioni senza ascoltare la voce dei cittadini e ignorare i rischi a cui gli stessi vengono violentemente esposti. Non possiamo e non dobbiamo accettare tutto questo”.