Giulianova. Giovedì, alle 17.30, sarà ospite nella Sala centrale della Biblioteca Bindi di Giulianova lo scrittore e saggista Giuseppe Lupo, con il suo romanzo “Gli anni del nostro incanto” (Marsilio, 2017), vincitore del Premio Viareggio Rèpaci 2018. Dialogheranno con l’autore Paolo Ruggieri e Paola Vagnozzi (Galaad edizioni) e Luigi Ponziani (Direttore emerito della Biblioteca M. Delfico di Teramo). Le letture saranno scelte da Lorella Martinelli (docente dell’Università degli Studi Gabriele D’Annunzio), mentre gli intermezzi musicali saranno a cura di Benedetta D’Egidio, flauto traverso. Coordinerà l’incontro la giornalista Cinzia Rosati.
Il romanzo prende vita dalla fotografia di una domenica di aprile a Milano, negli anni Sessanta: un padre operaio, una madre parrucchiera, un figlio di sei anni e una bimba che non ne ha ancora compiuto uno. Vengono dalla periferia, sembrano presi dall’euforia del benessere che ha trasformato la loro cronaca quotidiana in una vita scintillante. Vent’anni dopo, nei giorni in cui la Nazionale di calcio italiana vince i Mondiali di Spagna, una ragazza si trova al capezzale della madre che improvvisamente ha perso la memoria. Il suo compito è di ricordare e narrare il passato, facendosi aiutare da quella foto. Prende così avvio il racconto di una famiglia nell’Italia spensierata del miracolo economico, una nazione che si lascia cullare dalle canzoni di Sanremo, sogna viaggi in autostrada, si entusiasma con i lanci nello spazio dei satelliti americani e sovietici, e crede nel futuro, almeno fino a quando non soffia il vento della contestazione giovanile e all’orizzonte si addensano le prime ombre del terrorismo. Dopo la strage di piazza Fontana finisce un’epoca favolosa e ne comincia un’altra. La città simbolo dello sviluppo industriale si spegne nel buio dell’austerity, si sporca di sangue e di violenza, mostra il male che si annida e lascia un segno sul destino di tutti. Con un romanzo dalla scrittura poetica e struggente, forte nei sentimenti ed evocativo nello stile, Giuseppe Lupo ci racconta il periodo più esaltante e contraddittorio del secolo scorso – gli anni del boom e quelli di piombo – entrando nei sogni, nelle illusioni, nelle inquietudini, nei conflitti di due generazioni a confronto: quella dei padri venuti dalla povertà e quella dei figli nutriti con i biscotti Plasmon.
Nato in Lucania (Atella, 1963), Giuseppe Lupo vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Per Marsilio, dopo l’esordio con “L’americano di Celenne” (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello), ha pubblicato “Ballo ad Agropinto” (2004), “La carovana Zanardelli” (2008), “L’ultima sposa di Palmira” (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini),” Viaggiatori di nuvole” (2013; Premio Giuseppe Dessì), “Atlante immaginario” (2014), “L’albero di stanze” (2015; Premio Alassio-Centolibri) e “Gli anni del nostro incanto” (2017; Premio Viareggio Rèpaci). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore e di Avvenire.