L’Aquila. “Incitiamo la Asl ad andare avanti con la stabilizzazione dei precari. La disposizione del direttore del dipartimento per la Salute e il welfare della regione Abruzzo, Angelo Muraglia, seppur fatta da un dirigente di alto livello, non può infatti annullare un atto aziendale approvato con delibera regionale”.
Lo afferma il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, dopo l’allarme lanciato ieri dal comitato ristretto dei sindaci della provincia dell’Aquila. Il comitato ha stigmatizzato la disposizione dirigenziale con cui la regione ha bloccato l’atto aziendale della Asl n°1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila che impedirebbe le 108 stabilizzazioni del personale inserite nel piano assunzioni 2018. “È chiaro che chi viene eletto democraticamente dai cittadini debba poi dare gli indirizzi e una programmazione, ma nei modi istituzionalmente corretti” aggiunge “A nostro avviso quella lettera, seppur fatta da un dirigente di grande professionalità, non può superare una delibera regionale regolarmente pubblicata sul Bura”. La Uil Fpl nei mesi scorsi si è più volte occupata della questione dei precari, scrivendo numerose lettere all’azienda sanitaria e all’ex assessore alla sanità Silvio Paolucci per rivedere le linee guida regionali e procedere così alle stabilizzazioni senza concorso. “Il nostro obiettivo era chiaro e abbiamo lavorato tanto affinché si potesse concretizzare” specifica Ginnetti “invitiamo pertanto la Asl ad andare avanti con il processo di stabilizzazione che peraltro non aggiunge nulla, dal momento che la grave carenza di personale che avevamo, resta tale. Stabilizzare i precari, però, significa salvaguardarne le professionalità acquisite negli anni, nell’interesse dei cittadini e garantire la qualità dei servizi all’utenza. In questo modo l’azienda fa inoltre un’ottima operazione di bilancio, poiché si va ad abbattere il tetto di spesa per il personale a tempo determinato, aspetto per il quale più volte la Asl è stata richiamata dalla regione, negli ultimi anni” conclude Ginnetti.