Teramo. I finanzieri del comando provinciale di Teramo, al termine di una complessa attività di indagine, ha denunciato 81 persone residenti in provincia che avrebbero percepito indebitamente il contributo di autonoma sistemazione. Secondo le fiamme gialle i fondi complessivamente percepiti e non dovuti ammonterebbero a un totale di 1.506.384,81 euro, di cui 884.577,08 sequestrati preventivamente.
In particolare secondo quanto emerso nelle indagini le 81 persone denunciate avrebbero approfittato dello stato di emergenza dichiarato a seguito degli eventi sismici del 2016 per attestare, falsamente, di risiedere abitualmente, stabilmente e in maniera continuativa in alcuni dei paesi nell’area del cratere, accedendo così al Cas. Nella vicenda, sarebbero coinvolti anche due amministratori locali, denunciati all’autorità giudiziaria per per abuso d’ufficio.
Attualmente soltanto quattro soggetti tra quelli coinvolti hanno provveduto alla restituzione del contributo percepito, per una somma complessiva pari ad 57.626,21 euro Nel corso delle indagini, sono emerse alcune situazioni paradossali quali, ad esempio, quella scoperta in un hotel, tra i beneficiari del servizio di assistenza alberghiera, della fittizia presenza di una persona detenuta da diverso tempo presso un carcere di un’altra regione o quella di un cittadino che ha ottenuto il contributo dichiarando di dimorare, alla data degli eventi sismici, presso un immobile che è risultato essere, in realtà, una struttura adibita esclusivamente a stalla per il ricovero di animali da pascolo. Altri casi singolari, hanno riguardato alcuni dei percettori che per giustificare l’assenza di consumi (elettricità, acqua, gas, ecc.) nel periodo invernale, hanno addotto motivazioni fantasiose come il lavarsi con l’acqua piovana e riscaldarsi con la stufa a legna.