Pescara. Ad ogni vino la sua borsa! Un abbinamento ambizioso dietro il quale non poteva non celarsi il tocco creativo delle donne. Nella settimana nazionale delle Donne del Vino (3- 9 marzo) la delegazione Abruzzo ha unito il mondo del fashion a quello del wine, un matrimonio consacrato sabato 2 marzo da Mastro Cibo e Cucina con un ospite d’eccezione, la fashion designer Emanuela Iezzi. Abruzzese doc, ha firmato collezioni di borse per le realtà più blasonate del made in Italy, tra cui Elisabetta Franchi e Tod’s.
Da Capri a Saint Tropez, da Formentera a Tenerife le sue collezioni hanno fatto il giro delle località più cool. Negli anni Emanuela ha creato una linea di exclusive bags, pezzi unici personalizzati dove la cura e la selezione dei materiali più pregiati ne hanno fatto e fanno tutt’ora la differenza. Predilige i tessuti d’arredo e i dettagli. Il suo “debole”? Tutto ciò che ha stile ed è raffinato come si nota anche dai deliziosi sacchetti ricamati a mano che ama realizzare per le clienti più affezionate. Ma non nega che il suo sogno è quello di aprire un’atelier tutta sua e seguire ogni processo della realizzazione delle collezioni perché “un vero stilista è un artigiano a tutti gli effetti”. Frange, tessuti, intrecciati, clutch fanno pendant alle etichette autoctone: un combinato celebrato intorno alla tavola di Mastro Cibo e Cucina la cui titolare, Serena Mastrocola, è da poco entrata a far parte dell’associazione “Le Donne del Vino” nella categoria Ristoratrici. Il comune denominatore della serata, la territorialità, declinata dai vini selezionati alle bags fino al menù elaborato per l’occasione dal giovane chef Roberto Mastrocola. Dopo un entrée di benvenuto con bollicine, a colpire il palato degli ospiti l’uovo cotto a 64° con spuma di topinambur, guanciale, pane alle noci e tartufo nero. Se l’eco romitiano è risuonato tra una portata e l’altra, ciò che non è passato inosservato è la scelta delle materie prime del territorio. Così nel risotto lo chef Mastrocola ha combinato zafferano, limone e ventricina teramana; nel filetto d’agnello, un’emulsione di mandorle, cime di rapa e prugne marinate. E anche il più comune tiramisù è stato rivisitato presentandosi come una terra al cacao salata, accompagnata da una riduzione di caffè e sambuca. A completare l’impiattamento le erbe aromatiche. In abbinamento ad ogni piatto una selezione di vini delle cantine Masciarelli, Mucci, Barone Cornacchia, Mastrangelo, Citra, Rabottini e Di Biase.
@baldaroberta