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Faist, Acerbo esprime solidarietà ai lavoratori e condanna la polizia: se sgombra il presidio è dalla parte dei padroni

Nello SImonelli di Nello SImonelli
7 Febbraio 2020
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Lanciano. “Massima solidarietà a lavoratrici e lavoratori della Faist di Lanciano che stanotte hanno subito l’intervento della polizia che ha sgomberato il presidio consentendo all’azienda di portare via macchinari”. Lo dice Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista, in merito alla vicenda della Faist.

“È gravissimo che prefetto e questore abbiano messo la polizia al servizio dell’impresa contro lavoratori che difendono il posto di lavoro e il territorio. Siamo tornati ai tempi in cui le forze dell’ordine erano schierate a difesa del padrone? Ricordo che questore e prefetto dipendono dal  governo e quindi va ritenuto responsabile il ministero dell’interno di quanto accaduto” continua Acerbo.

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“Le parole con cui il questore ha giustificato anzi si è vantato dello sgombero notturno del presidio davanti alla Faist di Lanciano sono gravissime, figlie del clima che si respira da troppi anni nel nostro paese in cui i diritti dei lavoratori ormai si possono calpestare impunemente. Siamo tornati ai tempi in cui le forze dell’ordine e lo stato erano schierati a difesa del padrone” prosegue il segretario Prc.

“La polizia è intervenuta in una vertenza sindacale che si era appena aperta pregiudicandone l’esito. Per il 17 era convocato il tavolo azienda-sindacati presso la prefettura. Consentendo ai tir di portare via i macchinari, il questore ha in pratica delegittimato il corretto confronto sindacale. Quelle lavoratrici e lavoratori stavano difendendo un diritto – quello al lavoro – sancito dalla Costituzione, che viene ben prima degli interessi dell’impresa a delocalizzare” prosegue Acerbo. “Il questore va rimosso e i parlamentari abruzzesi dovrebbero inondare di interrogazioni il ministro degli interni”.

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