Pescara. Dieci consiglieri comunali di Pescara hanno presentato una diffida stragiudiziale al direttore generale del Ministero del Lavoro in relazione alla vertenza degli ex interinali di Attiva Spa che da gennaio protestano, con presidio davanti al Municipio, e chiedono la stabilizzazione. Vogliono sapere perché su questa eventualità non può rispondere alla richiesta di parere formulata dal sindaco. “C’è un contenzioso al Tribunale del Lavoro ricorda il legale degli ex interinali Fabio Di Paolo Parallelamente i consiglieri hanno notificato la diffida perché il direttore generale dichiarò di non poter rendere nel merito il parere richiesto dal sindaco con interpello, adducendo presunte quanto indecifrabili ragioni di opportunità”. Il sindaco chiedeva se Attiva Spa, municipalizzata che si occupa di rifiuti e igiene, potesse stabilizzare gli ex interinali. Il 13 maggio il Ministero rispose di non poter emettere pareri visto il contenzioso pendente, al quale rimandava “per la definizione della controversia”. I dettagli sono stati approfonditi in conferenza stampa dagli avvocati dei lavoratori, dai consiglieri comunali e da una rappresentanza dei lavoratori. “Poiché aggiunge Di Paolo il procedimento per interpello è amministrativo e come tale soggiace alle regole del procedimento amministrativo, i consiglieri bene hanno fatto a sollecitare un atto di diffida al direttore generale affinché, nei 30 giorni successivi alla notifica, renda questo interpello e ne spieghi le ragioni. Se poi in questi ulteriori 30 giorni non dovesse motivare perché ritiene di non doverlo rendere, il passo successivo sarebbe la presentazione di un espostodenuncia alla Procura competente per ipotizzabile reato di omissione di atti d’ufficio”. “Ringrazio tutti i consiglieri che hanno firmato questa diffida dichiara Giuseppe Granata, portavoce degli ex interinali Ci sarebbe piaciuto avere al fianco tutti, ma va bene lo stesso”. Hanno firmato: Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli (Lista Teodoro per Pescara), Guerino Testa, Massimo Pastore e Alfredo Cremonese (Pescara in Testa), Carlo Masci, Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco e Fabrizio Rapposelli (Fi), Antonio Natarelli (Pd).