Bomba. ”Il progetto della Forest Oil di estrazione e raffinazione sul lago di Bomba, già motivatamente bocciato dal Consiglio di Stato per tutte le possibili conseguenze negative, le carenze e gli assai probabili rischi, risorge all’improvviso come il morto vivente dei film dell’orrore ”. La denuncia giunge da Nuovo Senso Civico dopo che la società di estrazione ha dato l’avviso pubblico, pubblicato da un quotidiano sabato 25 giugno. “La società CMI Energia SpA, con sede legale a Roma” dice Nsc “comunica di aver presentato in data 24 giugno 2016 al Ministero dell’Ambiente istanza per l’avvio della procedura di Valutazione di impatto ambientale del Progetto di sviluppo concessione Colle Santo. Il progetto è localizzato in Abruzzo nei Comuni di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa, Colledimezzo, Altino, Perano, Paglieta e prevede la messa in produzione del giacimento di gas naturale Colle Santo. Il piano di produzione prevede la costruzione di un gasdotto di circa 21 km., di una centrale di trattamento gas nell’area industriale del Comune di Paglieta su una estensione di circa 3 ettari, la messa in produzione dei pozzi esistenti Monte Pallano 1 e 2 ubicati in una postazione di estensione pari a circa 1 ettaro nel comune di Bomba e la perforazione di ulteriori 23 pozzi di sviluppo a partire dalla medesima postazione. Non si prevedono impatti significativi sull’ambiente ”. Per Nsc ”il procedimento di V.I.A. comprende la valutazione di incidenza in quanto il progetto interferisce con le aree afferenti alla rete Natura 2000: quali i Siti di Interesse Comunitario Lago di Serranella e Colline di Guarenna e Bosco di Mozzagrogna. ”Siamo veramente allibiti e sconcertati dichiara Alessandro Lanci, coordinatore di Nsc E’ pazzesco. Dopo 40 anni torna la SangroChimica. Com’è possibile che un progetto osteggiato dalla popolazione locale e bocciato da tutti gli organismi preposti (compresi TAR e Consiglio di Stato) venga ripresentato a poca distanza come se nulla fosse? Naturalmente abbiamo più di un dubbio sulla legittimità del nuovo procedimento che approfondiremo con tutti gli strumenti e gli esperti a nostra disposizione. C’è tempo fino al 22 agosto per la pubblica consultazione del progetto nelle sedi ministeriali di Ambiente e Cultura, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e le sedi dei Comuni interessati e per presentare le osservazioni. In ogni caso vengono a maturazione tutti i frutti velenosi della legge Sblocca Italia che abbiamo subito paventato come perfetto lasciapassare per perforazioni ed estrazioni diffuse su tutto il territorio nazionale”.