Chieti. Arrivano dalla Regione Abruzzo le prime risposte concrete sullo stallo in cui si trovano i provvedimenti di estensione delle concessioni demaniali al 2033. Il Governo regionale, guidato dal Presidente Marsilio, ha infatti emanato, nei giorni scorsi, una circolare con l’obiettivo di fornire indicazioni giuridiche e amministrative ai comuni che non ancora hanno provveduto ad applicare la legge sull’estensione delle concessioni balneari.
“Quello della Regione Abruzzo”, spiega Marco Maurelli, direttore di Federbalneari Italia, “è il primo reale provvedimento di sostegno agli imprenditori balneari che si trovano bloccati tra la necessità del prolungamento della durata delle concessioni di 15 anni come previsto dalla L.145/18 e l’impasse dei Comuni ad applicare la norma stessa”.
Un provvedimento, questo, con cui la Regione imprime un’accelerazione all’iter burocratico per l’estensione delle concessioni demaniali marittime sbloccando, di fatto, una situazione che rischiava di non dare certezze ai concessori. La circolare sottolinea, infatti, la necessità da parte degli enti locali di prendere atto della volontà del legislatore nazionale attraverso un provvedimento ricognitivo che avvii il controllo e la verifica del rispetto delle condizioni per la corretta utilizzazione del bene demaniale, di tutte le norme per il prosieguo del rapporto concessorio e della regolarità sotto l’aspetto tecnico contabile e amministrativo della relativa posizione.
“Quella della Regione Abruzzo è indubbiamente una Best Practices nella gestione di questa fase transitoria per la quale ringraziamo il presidente Marsilio e l’assessore Campitelli”, continua Maurelli, “siamo consapevoli che questa fase è complessa ma è necessario non rimanere inerti lasciando alla burocrazia, né tantomeno alla Giustizia Amministrativa, il compito di riscrivere il quadro regolatorio sennò il blocco degli investimenti nel comparto turistico sarà l’inevitabile conseguenza della progressiva destabilizzazione di un settore che non avrà più certezze e spazi economici di sviluppo. La questione delle concessioni demaniali è, ormai, parte integrante della filiera turistica delle Regioni costiere: se non si cambia modo di ragionare e non si procede come ha fatto la Regione Abruzzo si commette un grande errore”, conclude, “sia economico e sia di sviluppo per il nostro Paese”.